Studenti pronti alla piazza contro il merito…della destra?

Un titolo (La Stampa) che nella sua composizione è un racconto di una ideologia dispiegata: "levata di scudi nell'istruzione, gli studenti pronti alla piazza contro il "merito" della Destra. Ma sono decenni che il merito viene battuto e bandito a scuola, la Destra non c'entra, è solo l'ultimo pretesto.

di Lucio Fero
Pubblicato il 24 Ottobre 2022 - 10:19 OLTRE 6 MESI FA
Studenti pronti alla piazza contro il merito...della destra?

Studenti pronti alla piazza contro il merito…della destra? FOTO ANSA

Il titolo completo dell’articolo sul quotidiano La Stampa è “Levata di scudi sull’istruzione, gli studenti pronti alla piazza contro il “merito” della destra”. Al netto dell’uso di una lingua che parlano solo i giornalisti e solo quando devono stendere i testi delle notizie (nessuno al mondo nella vita reale dice levata di scudi o gettare acqua sul fuoco o disegnare la quadra, ovviamente nemmeno i giornalisti che però in questa inesistente lingua né alta né bassa da nessuno parlata comunicano o meglio credono di farlo) una titolazione ricolma di inconsapevole quanto interiorizzata ideologia.

Valutazione uguale esclusione, competenza uguale privilegio…

L’ideologia, dominante e trasversale, secondo la quale il diritto all’istruzione è il diritto al cosiddetto “successo scolastico” che, a dirla in volgare è la garanzia al pezzo di carta diploma o laurea che sia. L’ideologia del patto socio-educativo: io studente ti vengo a scuola o all’Università (sempre meno) ma tu scuola non esagerare con le pretese, anzi rompi le scatole il meno possibile, non mi affaticare (su questo il più delle famiglie concordano) e non sognarti di valutarmi davvero perché siamo tutti egualmente detentori del diritto al successo scolastico!

Di questa ideologia imbottigliata su larghissima scala come bisogno sociale è intriso anche quell’annuncio apparentemente oggettivo racchiuso nello “studenti pronti alla piazza”. Si dà per ovvio, scontato e quindi giusto, corretto, naturale che il No alla valutazione e il No alla competenza come finalità della formazione siano nell’ordine, appunto naturale, di ciò che si chiama istruzione. Il combinato disposto tra “levata di scudi” e “pronti alla piazza” assume in toto come valori indiscutibili che la valutazione a scuola sia esclusione, la competenza significhi privilegio. E che il senso vero e pratico e praticabile del “nessuno sua lasciato indietro” sia il tutti fermi, ci si muova il meno possibile per non rompere la linea egualitaria.

Il meglio arriva con le virgolette

Virgolette apposte sulla parola “merito”. A dire: diffidate di questa parola, voi diffidate e io condivido la vostra diffidenza. Non c’è da sorprendersi: chi scrive testi di articoli di giornale o chi redige testi di lanci di agenzia o chi legge testi di Tg viene dallo stesso percorso formativo e soprattutto culturale che oggi è abitato dai “pronti alla piazza” contro il “merito”.

La foglia di fico della destra

Il “merito” della destra conclude il titolo. Quindi mobilitazione contro una cosa, un valore, una roba della Destra…Ma quando mai! Contro il merito, scolastico e professionale, vari movimenti degli studenti e sindacati della scuola tutti, Cgil in testa, vantano ormai decenni filati di muro, opposizione, mobilitazione. Movimenti degli studenti e dei prof possono vantare un granitico e riuscito “no pasaran” contro valutazioni, griglie, esami, verifiche di attitudine scolastiche e professionali appunto. Un No Pasaran raggiunto e realizzato applicando un rigoroso todos caballeros. La Destra non c’entra, è solo una foglia di fico, peraltro giustapposta in fretta.

La cultura diffusa, l’ideologia mascherata grottescamente da pedagogia e sociologia, il corporativismo travestito da sindacalismo nazionale, l’ignoranza informata dei corpi intermedi della società e infine una punta di vittimismo urticante dei vari movimenti e comitati studenteschi sono da decenni in lotta vincente contro il merito. Merito che hanno stramazzato e di fatto quasi bandito, come si evince dalle innumeri forme di analfabetismo funzionale che si riscontrano in ogni professione e attività. In lotta vincente o ormai quasi definitivamente vinta contro il merito, il merito e basta. La Destra non c’entra, è solo un pretesto.