Tassisti da battaglia e rigassificatore a scadenza tre anni, l’Italia incorreggibile

Tassisti da battaglia a Roma, battaglia contro ogni modifica di quel che c'è. Rigassificatore a Piombino ma solo per tre anni, poi sloggiare. Due esempi della ormai virtù sociale della incorreggibilità.

di Riccardo Galli
Pubblicato il 14 Luglio 2022 - 11:32 OLTRE 6 MESI FA
Tassisti da battaglia e rigassificatore a scadenza tre anni, l'Italia incorreggibile

Tassisti da battaglia e rigassificatore a scadenza tre anni, l’Italia incorreggibile FOTO ANSA

Tassisti da battaglia appena ieri a Roma, tassisti con fumogeni, petardi e mani forti. Tassisti che si prendono via del Corso a Roma, tassisti che prendono a calci le auto di altri tassisti che non aderiscono alla protesta militante e anche un po’ militaresca. Tassisti in plotoni più che in corteo, tassisti che intimidiscono e mettono paura, tassisti che fanno la voce grossissima in assetto da battaglia, sia di piazza che sociale. Fanno così da decenni perché così facendo vincono. Ai tassisti è di fatto concesso una sorta di statuto speciale di categoria: siccome lavorano on strada le strade se le possono prendere e sequestrare quando si sentono minacciati. La maggior minaccia per loro a loro giudizio? Una riforma, una correzione quale che sia.

Il servizio taxi è loro e se lo gestiscono loro, nessuno si impicci e chi c’è c’è e chi non c’è non si vede perché debba esserci. Questa l’ideologia militante. Le licenze da tenere più o meno a numero chiuso e da far viaggiare soprattutto secondo asse ereditario. Questa la linea di confine tracciata e finora e sempre difesa con sostanziale successo. Taxi? Non c’è nulla da correggere secondo i tassisti, lo Stato, il governo, i Comuni non si impiccino. Piuttosto diano sgravi fiscali. Concorrenza? Parola infida e ostile. Ogni correzione del dato di fatto i tassisti la vivono e bollano come potenziale esproprio del “loro”. E vincono, vincono perché picchiano duro, duro sulla pavidità complice di amministratori, politici, parlamentari, sotto segretari, ministri…

Piombino, rigassificatore a scadenza corta

Il presidente della Regione Toscana, Giani del Pd, trionfante ha dato l’annuncio: il rigassificatore a Piombino si farà, ci sarà. Ma solo per tre anni. L’impresa per un impianto del genere e la ragione stessa per cui l’Italia va a dotarsi di rigassificatori richiedevano come ovvi tempi e impegni molti più lunghi, almeno 25 anni. Ma il rigassificatore dà fastidio al territorio, viene vissuto come ingombro, vige e domina il perché proprio a noi? E quindi si festeggia una sostanziale vittoria del non nel mio giardino e una scelta anti economica, illogica e sorretta solo dalla mobilitazione di interdizione. 

Non c’è più incorreggibile di chi non vuol essere corretto

Tassisti, oggi elettoralmente pencolanti verso Fratelli d’Italia, Piombino nimby in Regione governata dalla sinistra…L’Italia incorreggibile non è una sola categoria o parte politica. E’ l’incorreggibilità una attitudine e un’abitudine, un vizio, una tara civile civica diventata virtù social e sociale.