Valeria Fedeli zittisce tutti: senza laurea ma con la candidatura sicura

di Silvia Cirocchi
Pubblicato il 29 Gennaio 2018 - 09:10| Aggiornato il 26 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Valeria Fedeli non ha la laurea ma una candidatura sicura

Valeria Fedeli zittisce tutti: senza laurea ma con la candidatura sicura (foto Ansa)

ROMA – Il Vaso di Pandora fu scoperchiato da Dagospia che sbugiardò il ministro che si fingeva laureato. Nella pagina web della “Ministra” Valeria Fedeli era riportato il conseguimento del diploma di laurea in Scienze Sociali. Peccato che il titolo realmente conseguito dal ministro sia il diploma alla Scuola per Assistenti sociali Unsas di Milano. “Posso fare la ministra – ministra, ci tengo – anche senza laurea dopo una vita così intensa nel sindacato, sono stata apprezzata, promossa, chiamata a Roma, poi a Bruxelles a guidare il sindacato europeo dei tessili”, dichiarò la stessa, che alla fine della storia pare sia risultata anche priva del diploma di maturità. La Fedeli, che come Renzi e la Boschi aveva promesso le dimissioni in caso di sconfitta al referendum costituzionale, è stata nominata “ministra” dal premier Gentiloni.

Poi venne il tempo delle gaffe: per il Premio Cherasco Storia, la Fedeli scrisse: “È qui che nel 1631 venne firmata la Pace che concluse la guerra del Monferrato, durante la peste che fa da sfondo ai Promessi Sposi. È qui che più tardi, nel 1796, Napoleone impose a Vittorio Emanuele III l’armistizio con cui decretò la capitolazione Sabauda”. L’armistizio fu firmato da Vittorio Amedeo III, mentre “Sciaboletta” divenne re quasi un secolo dopo.

Ovviamente questo non fu l’unico strafalcione, ricordiamo quello di “traccie” al posto di tracce e di “battere” al posto di batterio. La responsabilità dell’utilizzo errato del congiuntivo nella lettera inviata al Corriere della Sera – ancora – sarebbe di Simone Collini, portavoce della Fedeli, che nel “tagliare il testo” avrebbe fatto un po’ di confusione. Nessuna colpa attribuita ad altri invece per la frase “Sempre più migliori” visto il video della ministra che inciampa ancora in un errore. Un errore da matita rossa.

Ed ora la vediamo ritratta in questa foto accanto a Matteo Renzi e a Maria Elena Boschi mentre annunciano le proprie candidature (Pavia, Cremona e Mantova per la “ministra” dell’istruzione) in cui zittisce tutti. Poco importa se ci sia stata goliardia in quel gesto o a chi fosse diretto, la sensazione che hanno avuto gli elettori è una ed una sola. Zitti tutti, sarò rieletta. Sarà rieletta e la cosa peggiore non sono gli strafalcioni, ma il fatto che la sua buona scuola ha portato L’Italia – in base ai dati Eurostat – ad essere “in fondo alla classifica europea per livello di istruzione – in particolare siamo ultimi per numero di laureati e tra i primi quattro per numero di persone con un basso livello di educazione – e in cima a quella per dispersione (o abbandono) scolastica, con la quinta posizione su 28 Paesi”.

Insomma quello che ci auguriamo tutti è che qualcuno zittisca la Fedeli perché chiunque sarebbe un ministro “più migliore” di lei.