Virginia Raggi, sindaco di Roma, sette mesi di proroga, il rinvio delle elezioni meglio del sostegno di Beppe Grillo

di Bruno Tucci
Pubblicato il 7 Marzo 2021 - 07:33 OLTRE 6 MESI FA
Virginia Raggi, sindaco di Roma, sette mesi di proroga, il rinvio delle elezioni meglio del sostegno di Beppe Grillo

Virginia Raggi, sindaco di Roma, sette mesi di proroga, il rinvio delle elezioni meglio del sostegno di Beppe Grillo

Virginia Raggi può trarre un sospiro di sollievo. Il suo “regno” in Campidoglio non finirà in primavera, ma andrà avanti almeno sino al mese di ottobre. Tutte le elezioni amministrative hanno subìto un ritardo per il Covid. Così Roma dovrà attendere ancora qualche mese per vedere se sulla poltrona di sindaco siederà ancora la Raggi. Oppure se il “populus” della Capitale deciderà diversamente.

Perché la caparbia Virginia si sentirà sodisfatta per questo slittamento? Diciamo la verità: è proprio lei la prima a capacitarsi che il suo posto vacilla.

L’eventuale accordo fra Pd e 5Stelle per la sua riconferma non ha trovato ancora una soluzione. Anzi, è vero il contrario perché Zingaretti è convinto che il Campidoglio ha bisogno di un altro respiro. Il segretario dei democratici continua a dire no ai grillini, malgrado il capo indiscusso del Movimento abbia spezzato una lancia in favore della Raggi.

Il presidente della regione Lazio non attraversa un periodo di assoluta tranquillità. Una parte del suo partito gli è contrario, vorrebbe un congresso ad aprile per verificare quale sia l’umore della base.

Zingaretti comprende la trappola e corre ai ripari. Offrendo ai 5Stelle di entrare nella maggioranza in consiglio regionale, “regalandogli” magari un posto di prestigio nella prossima legislatura (una vice presidenza? Un assessorato di peso?). Chissà.

La mossa spiazza i 5Stelle i quali d’altronde non erano proprio convinti di dare un appoggio totale all’attuale sindaco. Qualcuno storceva la bocca, sosteneva che il suo mandato aveva sollevato parecchie critiche. E temporeggiavano in attesa di momenti più significativi. Lo stesso Grillo ha avuto qualche perplessità dopo la mossa di Zingaretti.

Zingaretti spiazza Virginia Raggi

A Roma la regione fa gola a tutti e vedersi sfuggire un’occasione del genere sarebbe imperdonabile. Prima di queste novità, tra i dem e i grillini era stato concordato un patto (non ufficiale) che prevedeva di lasciare libero il Campidoglio. Per un’alleanza nazionale che avrebbe potuto protrarsi per un’altra legislatura (popolo permettendo). In parole semplici, la Raggi poteva dirsi spacciata perché niente e nessuno avrebbero potuto darle garanzia di rimanere sulla poltrona del Campidoglio.

Adesso, le carte sono nuovamente cambiate e la “guerra” per i sindaci (anche a Torino, Milano e Napoli si è in alto mare) è tutt’altro che risolta. Ecco perché sostenevamo all’inizio che la Raggi può essere contenta di questo rinvio.

Per la Raggi ancora sette mesi da sindaco

A guidare Roma per almeno sette lunghi mesi sarà ancora lei. Soddisfatta? Certo. “Il potere logora soltanto chi non ce l’ha”, ripeteva spesso Giulio Andreotti. Quindi, nonostante i tantissimi mugugni dei romani, Virginia Raggi rimarrà dov’è ora. “La città è in un continuo declino”, commenta gran parte dei cittadini della Capitale.

Ma agli abitanti del Palazzo questi pensieri non interessano. E’ solo la conservazione del posto che a loro preme mantenere.