Paris Hilton, parabola di una (ex?) seduttrice diventata Bridget Jones FOTO

di Elisa D'Alto
Pubblicato il 17 Luglio 2015 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ bastato scorrere le foto del matrimonio dell’estate, quello di Nicky Hilton, perché le immagini della bionda e boccoluta Paris, per l’occasione damigella, imponessero una riflessione sulle cose della vita. La ex ragazzina terribile, l’ereditiera ricca capricciosa e bionda, pioniera del genere “reality su famiglie famose” ora ampiamente cavalcato dalle Kardashian, si sta trasformando in Bridget Jones? Con qualche giro di parole in meno si potrebbe rispolverare l’antica e odiata parolina ormai sepolta nel linguaggio comune ma ben presente nell’immaginario collettivo, seppur taciuta: zitella.

Chiariamo. A essere single sopra i 30 non c’è niente di male, soprattutto per chi, come la generazione di Paris, è cresciuta con Sex and The City. Ma nel vederla in secondo piano, un passo indietro alla sfolgorante sorella per l’occasione in un abito davvero elegante e principesco (Valentino, non a caso), viene comunque da pensare che qualcosa di irrisolto nella Nostra ci sia. In questi anni sotto i riflettori ha collezionato fidanzati usa e getta, ultimamente di almeno 10 anni più giovani, continua a girovagare tra Ibiza, Miami e Beverly Hills, continua imperterrita a collezionare insuccessi canori, chihuahua, cristalli Swarosky e scarpe Louboutin. Ma non è più la Paris di una volta, ormai le cronache sono tutte per sorelle Kardashian, sia maggiorenni che minorenni, tutte vogliono i loro vestiti, il loro trucco, e scommettiamo che Paris ancora non sia fatta una ragione che tutte vogliano “il contouring come Kim Kardashian” e nessuno più colleghi un qualche fenomeno vagamente di tendenza al suo nome.

La parabola di Paris impone quindi una seria, doverosa, forse persino spietata riflessione: forse Paris è semplicemente passata di moda. Per risollevarsi magari avrà anche ipotizzato un matrimonio a sorpresa, ma purtroppo ci ha pensato prima la sorella minore. A questo punto dovrebbe fare qualcosa di veramente rivoluzionario, dirompente e femminista per dimostrare che per una donna ci sono ovviamente tanti altri scenari possibili oltre al matrimonio. Il lavoro, ad esempio.