Antonio Di Pietro versione contadino. Ecco come vive ora

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Novembre 2015 - 14:45 OLTRE 6 MESI FA
Antonio Di Pietro versione contadino. Ecco come vive ora

Antonio Di Pietro versione contadino. Ecco come vive ora (foto Chi)

ROMA – Antonio Di Pietro in versione contadino. L’aveva già immortalato Chi nelle campagne molisane nei mesi scorsi, e oggi lo intervista Luca Telese per LiberoDurante l’intervista Di Pietro parla della sua nuova vita in campagna e dice di non avere a che fare più niente con la politica. Infatti alla prima domanda di Telese sull’Italia dei Valori, l’ex pm risponde: «Non ho più nulla a che vedere».

Ecco gli stralci più interessanti dell’intervista:

Addirittura.
«Si, ma con il massimo del rispetto, senza un filo di pensieri o rancore. Io sto a Montenero di Bisaccia a raccogliere le olive, loro a Roma. So che vogliono entrare nella maggioranza di Renzi».

E non ti convince?
«Mhhhfffg….».

Cosa?

«Diciamo così. Rispetto ai miei valori è follia. Rispetto alla logica di chi fa politica per la politica può avere senso».

Sei acidino, adesso.
«No, giuro, non mi importa proprio nulla, sto lontano mille miglia. Facciano quello che vogliono, io non c’ entro più».

E il tuo erede, Messina?
«Tanto buono e caro, poverino. Ma sono altrove».

Perché?
« Hanno ucciso il padre, hanno de-dipietrizzato. Io gli ho lasciato un gruzzolo da 11 milioni. Loro se lo amministrano belli belli, è giusto così. Hanno, come si dice? Ucciso il padre, ecco».

Dici Di Pietro e pensi il dipietrese.
«Vedi? Quasi non lo parlo più».

Ma allora, se penso Di Pietro, che devo raccontare ai nostri lettori?
«Coltivatore diretto».

Maddaì!
«È quello che faccio ogni giorno. Quando maturano a novembre, devi macinare il più presto possibile, sennò arriva la mosca».

Hai tante piante?
«Ce n’ ho qualche migliaio».

Mica male…Rendono?

«Un quintale, tredici litri»

E prima delle olive?
«Raccolta dell’ uva».

Sei biologico?
«Ehhhh… certo. Potato, arato, concime organico».

E l’ uva?
«Pure. Ecche mi metto a infilare le medicine per due quintali in più di raccolto?».

Ci guadagni?
«Ecco il problema. Mentre stiamo parlando il frantoio l’ olio me lo paga sei euro, ma solo se gli spari in fronte».

Ci rientri?
«Scherzi? A me costa 30 euro il litro. C’ ho tre pakistani e tre italiani: contratto di bracciante agricolo. Possono fare i vaucher solo pensionati e studenti».

Quanto ti costa?
«Sono 48,6 euro al giorno. E 70 euro di costo aziendale».

Però incassi.
«Per i due quintali che ho qui sono 1200 euro. Mi spieghi come cazzo si fa?».

Sei tu il coldiretto.
«È che questo contadino non esiste più. C’ ho amici che l’ olio se lo vendono all’ estero, ed è una strada. Oppure vai a finire in una grande macchina, pendono la tua roba, lo tagliano con la polvere di topo, ed ecco l’ olio che ti bevi tu».