Belen Rodriguez: “Il mio nome è la traduzione in spagnolo di…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Febbraio 2017 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Non tutti sanno che Belen è la traduzione spagnola di Betlemme. E che il nome completo di Belen è María Belén Rodríguez Cozzani. “Il mio nome – ha detto Belen, intervistata da Sette – è Betlemme significa casa del pane. Anche il mio segno la vergine rimanda alla casa del pane. Me l’ha detto mio padre giusto tre giorni fa”.

Belen che poi confessa: “Da un anno vado dalla psicoanalista alla ricerca della bambina che non è mai stata e per dimenticare quella pistola che mi puntarono alla testa”.

In Argentina, spiega Belen “dovevi prestare attenzione quando uscivi per strada – spiega Belen Rodriguez a Sette – non potevi tornare a casa da sola. Una volta, erano le nove di sera, stavo rientrando in macchina con una persona, quando ci ha fermato un uomo con un passamontagna e una pistola in mano. Sono stata presa per i capelli, tirata fuori dall’ auto e buttata per terra. Poi sono arrivati altri tre uomini armati che ci hanno portato dentro casa e hanno rinchiuso tutta la mia famiglia in bagno. Hanno svaligiato la nostra abitazione senza pietà, si sono portati via la vita di una famiglia, l’hanno distrutta. Il giorno dopo, quando ci siamo liberati e abbiamo dato la notizia, mio nonno paterno è morto d’infarto. Da quel momento per me è stato un inferno, non volevo stare a casa da sola, avevo paura di essere ammazzata, ero una ragazzina adolescente che aveva visto la morte in faccia”.

Poi Belen parla anche del suo rapporto con don Roberto Cavazzana, il sacerdote coinvolto nello scandalo con don Andrea Contin.

Ma questo Don Roberto Cavazzana è davvero il suo padre spirituale? Spirituale in che senso?.

Non è il mio padre spirituale. Sono andata lì un po’ di volte a parlargli perché gangli cane non avevo fatto nel battesimo nella comunione e ho dovuto frequentare delle lezioni prima del matrimonio.

Domanda come mai è finita a Padova? Non poteva farlo a Milano questo corso com’è arrivata a don Roberto?

Attraverso la Wedding planner di Giorgia Matteucci, Che sta proprio a Padova. Giorgia ha organizzato tutto, lei conosceva Don Roberto. Lui mi è piaciuto tanto, un prete così moderno pure un bell’uomo simpatico.
La mia vita è un film. Mi manca solo il carcere gli avevo. Gli avevo chiesto anche di sposarmi a dopo Roberto. Sposare me e Stefano. Poi il lui ha rifiutato dicendo il matrimonio è sacro non è un carnevale mediatico.