Daniela Martani: “Strage di cani a Sciacca? Sospetto sia legata al Giro d’Italia”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Febbraio 2018 - 17:26 OLTRE 6 MESI FA
Daniela Martani: "Strage di cani a Sciacca? Sospetto sia legata al Giro d'Italia"

Daniela Martani: “Strage di cani a Sciacca? Sospetto sia legata al Giro d’Italia”

ROMA – Una strage di cani si sta verificando a Sciacca, in Sicilia, e per la pasionaria vegana Daniela Martani sospetta che sia legata alla tappa del Giro d’Italia che passerà per la città. Per questo motivo ai microfoni di Radio Cusano Campus la Martani ha lanciato un appello ai ciclisti affinché boicottino le tappe.

La Martani ha parlato ai microfoni di Ecg, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, e parlando della strage di cani a Sciacca ha commentato:

“Le politiche per arginare il randagismo, le campagne per la sterilizzazione e contro gli abbandoni, non vengono praticamente mai fatte. I cani restano sul territorio, vaganti, randagi, e siccome gli esseri umani, a volte, sono dei mostri, fanno del male a tanti animali. Sulla strage dei cani a Sciacca ci sono moltissimi sospetti sul fatto che sia legata al Giro D’Italia. Come accadde negli Europei in Ucraina, dove migliaia di cani furono ammazzati brutalmente.

Il 9 maggio una tappa passerà lì, magari si preferisce ammazzare i cani piuttosto che metterli nei canili sanitari. Questo è il sospetto che hanno gli animalisti e i volontari di quella zona. Si chiede al Giro D’Italia di non passarci. Al Sud moltissimi cani, comunque, vengono ammazzati ogni giorno. Lì hanno proprio un problema di scolarizzazione, la parte più analfabeta d’Italia si trova in quelle zone. Figuriamoci, se non riescono a rispettare gli esseri umani, come si può pretendere che pensino agli animali. Vengono considerati zero, è un problema di cultura e di rispetto”.

La Martani ha dunque lanciato un appello ai corridori che prenderanno parte al Giro d’Italia:

“Spero vivamente che gli atleti del giro d’Italia boicottino le tappe che dovranno passare da lì. E’ fortissimo il sospetto che sia stata un’azione ragionata e messa in atto per bonificare la zona. Vorrei che gli organizzatori del Giro chiedessero spiegazioni. Non si può accettare una cosa del genere”.