Deborah Roversi (ex Andrea Pirlo): “Ho rinunciato a me stessa, giusto l’assegno di divorzio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Luglio 2017 - 15:26 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Pirlo, la ex Deborah Roversi: "Giusto l'assegno dopo il divorzio"

Andrea Pirlo, la ex Deborah Roversi: “Giusto l’assegno dopo il divorzio”

ROMA – Deborah Roversi, ex moglie di Andrea Pirlo, racconta a Vanity Fair la fine del matrimonio con lo sportivo, che la abbandonò per un’altra donna.

Deborah è stata spesso portata ad esempio, soprattutto da quando il 10 maggio scorso la Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di divorzio, l’assegno di mantenimento va stabilito facendo riferimento al criterio dell’indipendenza o autosufficienza economica e non al tenore di vita goduto nel corso delle nozze.

La Roversi è stata sposata per 13 anni con il calciatore ed è la madre dei suoi due figli Nicolò, nato del 2003, e Angela, nata nel 2006.

“In occasione della recente sentenza della Corte di Cassazione che riguarda gli assegni in favore delle ex mogli, sono stata personalmente coinvolta come se fossi una donna che a dispetto del marito si è arricchita. L’assegno che mi è stato riconosciuto non è un assegno divorzile ma è quello che la legge stabilisce nella separazione dei coniugi. L’importo non è quello indicato dai mass media (53 mila euro, ndr). Dedotto l’assegno di mantenimento dei figli e le imposte che verso regolarmente, l’importo è di gran lunga inferiore (di quasi due terzi)”.

Poi Deborah ricorda gli inizi del loro amore.

“Il mio matrimonio è stato un matrimonio di vero amore. Eravamo appena sedicenni; Andrea giocava da poco nel Brescia ed entrambi non sapevamo che sarebbe diventato un campione. Il nostro amore era vigoroso e si irrobustiva ogni giorno, ancora di più con l’arrivo dei figli. Non è stato semplice rinunciare a me stessa. Il mio amore era allo stesso tempo abnegazione e rinuncia. Non era possibile immaginarlo diversamente con un uomo che diventava Campione, al quale era necessario donarsi per non impedirgli il futuro. Ho compreso il mio ruolo con spirito di partecipazione e di sacrificio, ed ho offerto a lui ogni attimo della mia esistenza incondizionatamente per la sua sicurezza, la sua serenità, la sua concentrazione”.