Emanuele Filiberto: “Monarchia fregata al referendum, me lo disse Andreotti. Come me a Sanremo…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Gennaio 2020 - 08:35 OLTRE 6 MESI FA
Emanuele Filiberto a La Zanzara: "Monarchia fregata al referendum, me lo disse Andreotti. Come me a Sanremo..."

Emanuele Filiberto: “Monarchia fregata al referendum, me lo disse Andreotti. Come me a Sanremo…” (nella foto Ansa, Emanuele Filiberto sul palco del Festival)

ROMA – Emanuele Filiberto interviene a La Zanzara su Radio 24 e rilegge la storia d’Italia a modo suo: “La monarchia fu fregata al referendum, me lo disse anche Andreotti”. In Italia la Repubblica ha riscritto la storia. Leggi razziali furono volute dal parlamento, il Re fu obbligato a firmarle”. E poi si lamenta per quello che secondo lui è un torto che avrebbe subito: “Come hanno fregato me e Pupo a Sanremo, ci fu un trucco per non farci vincere”.

A un certo punto si parlava di Sanremo a La Zanzara su Radio 24 con il principe Emanuele Filiberto di Savoia. Perché non va lei a Sanremo, Principe, al posto di Rula Jebreal?: “Perché costo troppo”. Ma lei dovrebbe andarci gratis, per la patria: “No, Sanremo non è la patria. Vado a San Patrignano ad aiutare per la patria, ma non a Sanremo. Sono due santi diversi. Io ho già fatto il mio Sanremo. E l’ho stravinto”.

Avevate vinto tu e Pupo e vi hanno fregato, diciamola tutta: “Ma questo lo sappiamo dai, era scritto a tavolino, ci siamo divertiti, abbiamo fatto divertire il pubblico. C’è stato un piccolo trucco finale che è il famoso trucco della linea chiusa, no?”. Dunque ti hanno fregato come nel referendum sulla monarchia. Anche la monarchia fu fottuta, no? : “Beh, questo si sa. Sicuro. Parenzo obietta? Ma sei un cocciuto della Madonna, Parenzo. Incontrai Andreotti e mi disse la stessa cosa”.

Ma il tuo cuore è ancora monarchico?: “I valori sono monarchici, il cuore è monarchico, però voglio dire guardo l’attuale Repubblica Italiana e mi sento bene lì dentro. Però quello che sono, lo sono. Io ho un nonno che ha sofferto nel ’46 lasciando l’Italia, ho un trisavolo che ha unificato questo bellissimo paese, non può essere altro che monarchico il mio cuore”. In questo casino italiano la monarchia sarebbe un elemento di stabilità?: “Io ho sempre detto una cosa. Poi non voglio parlare dell’Italia perché poi entriamo nelle polemiche e non finiamo più. Quando guardo fuori dalla finestra e guardo altri paesi che hanno la monarchia, oggi la monarchia è simbolo di stabilità. Un simbolo malgrado da dove tu provenga, destra, sinistra, alto o basso, come vuoi, sei sempre attaccato ad una persona, ad una famiglia che è apolitica”.

Interviene Parenzo e dice: “Ma se in Italia la monarchia non è rispettata ci sarà un motivo o no?”: “Parenzo, che cazzo stai dicendo? O la storia la impari oppure passiamo ad altre cose. In Italia c’è stata una Repubblica che ha riscritto la storia dopo un po’, no?”. Ancora Parenzo: “Forse perché c’era ‘sciaboletta’ che è scappato nottetempo?: “Amore mio, non sto dicendo adesso niente su nessuno, ma non dimenticare una cosa. Che l’Italia all’epoca non era una monarchia assoluta. Era una monarchia costituzionale. E allora le merde di legge che avete avuto, le ignobili leggi razziali che avete avuto, che ha avuto l’Italia, son ostate votate non dal re, dal parlamento. Ma erano controfirmate dal re? Era obbligato a controfirmare le leggi. Ci sono ancora molte persone in Italia che guardano positivamente alla monarchia”.

Oggi chi voteresti in Emilia Romagna, la Borgonzoni o Bonaccini?: “Io sempre le donne. E’ anche una bella figliola? Lo so, lo so, non è male. Ma poi è anche una persona intelligente e preparata. Io parlo solo per Emanuele Filiberto, a titolo personale”. Mettiamo che il Re potesse avere un potere assoluto, come ai vecchi tempi. Lei legalizzerebbe la prostituzione, riaprirebbe i bordelli?: “Sì. Io preferirei vedere una prostituzione controllata e chiusa, perché per la strada ci sono delle cose ignobili, malattie e tossicodipendenti”. E le droghe leggere?: “Questo no. No, no. Su questo non sono d’accordo. Per me non esiste droga leggera o droga dura. Le droghe sono droghe. E si sa che una porta all’altra. Ho molti amici che sono passati dall’uno all’altro”. E della vicenda dei reali inglesi che pensa?: “E’ sempre triste una famiglia che si rompe o si divide. Ma hanno fatto bene, anche se l’hanno fatto in un modo brutto”. (Fonte: La Zanzara).