Escort/ La D’Addario racconta al Sunday Times i suoi due incontri con Berlusconi a palazzo Grazioli. “Credevo che Berlusconi mi risolvesse il problema. La casa era un harem”

Pubblicato il 22 Giugno 2009 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA

La D’Addario ha rilasciato un’intervista al Sunday Times ed ha rilevato nuove verità sulle sue due serate in cui si sarebbe recata nella residenza privata del presidente del consiglio a Roma. Ci sarebbe andata dietro compenso, avrebbe anche foto e registrazioni che lo provano.

Il suo primo commento sarebbe stato, una volta entrata a palazzo Grazioli la prima volta: «Ma questo è un harem». Pochi minuti dopo  arriva l’imprenditore pugliese Tarantini, Barbara Montereale e un’altra ragazza insieme al presidente Berlusconi, che dice: «Buona sera a tutte!».  La D’Addario guarda il premier. «Ho lavorato a teatro e me ne intendo. Aveva tantissimo trucco addosso, lo faceva sembrare arancione e quando rideva si vedevano tutte le rughe».

A questo punto, Silvio si presenta «Ciao, sono Silvio. Sei molto carina», e la bacia sulle guance. Poi si siedono sul divano e lei racconta a Berlusconi del suo desiderio di creare un complesso residenziale su un terreno di famiglia, sul quale però ci sono dei problemi per ottenere i permessi.

Per oltre un’ora guardano filmati che hanno a che fare col Berlusconi politico: «Fu molto noioso». la proiezione si conclude con la canzone «Meno male che Silvio c’è», cantata dalle ragazze. Poi, tutti a mangiare: tagliatelle con i porcini, hamburger di carne e patate, torta allo yogurt. Berlusconi intrattiene le sue ospiti, canta, racconta barzellette «molto spinte», mostra foto delle sue ville.

Ad un certo punto, racconta D’Addario, si volta verso di lei e dice. «C’è una ragazza che non ha più fiducia negli uomini. Le farò cambiare idea. La farò volare su un jet privato e le mostrerò che gli uomini non sono come lei pensa». Lei dice di essersi irritata e si chiede «ma come, racconta una barzelletta su di me?» e il premier risponde «Sì, so tutto», riferendosi probabilmente al passato della donna.

Poi, i regali alle signore: ciondoli, anelli, bracciali e collane, quasi tutti a forma di farfalla; poi, chiede a Patrizia D’Addario di ballare un lento. «Ballammo di fronte a tutti, mi teneva stretta, rimasi colpita dal fatto che lo facesse davanti a tutti», racconta.

«Le chiese di rimanere?» Alla domanda del giornalista, la D’Addario. Risponde che lei non è rimasta: «Qualcun’altra rimase?» «Non lo so», replica. Questa sua indecisione, ha portato la D’Addario a ricevere solo 1.000 euro, invece dei 2.000 pattuiti perché non si fermò per la notte.

Al Sunday Times, Patrizia D’Addario ricostruisce anche la seconda serata passata a Palazzo Grazioli, quella dell’elezione di Barack Obama, in cui invece si fermò per la notte.

Arrivata con Giampaolo alla residenza romana alle 10:30, insieme ad altre due ragazze viene accolta dal premier, che le dice: «Sono contento di rivederti. Ti aspettavo». La conduce al buffet di dolci e gelati e le dice che avrebbe mandato due persone ad occuparsi del suo problema con i permessi di costruzione a Bari.

Poi come la volta precedente, filmati, canzoni, fotografie e regali:«Rimasi per la notte, la mattina facemmo colazione insieme». Però questa volta per sentirsi più sicura, la D’Addario registrò tutto col telefonino.

La mattina dopo, al ritorno in albergo, l’amica che era andata con lei alla cena le chiede se aveva ricevuto “la busta”, lei risponde di no, e neppure la promessa di aiuto per costruire il residence si è materializzata. Ed ora la D’Addario si sente «fregata»: « Credevo che visto come Berlusconi si era comportato con me, risolvesse il mio problema. Perché è il primo ministro e perché è stato molto affettuoso».