Francesca De André accusa papà Cristiano: “Persona cattiva”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Febbraio 2016 - 08:47 OLTRE 6 MESI FA
Francesca De André accusa padre Cristiano: "Persona cattiva"

Francesca De André

ROMA – Francesca De André contro il padre, Cristiano De André: “Mai, in 26 anni, mi ha telefonato per sapere: hai bisogno di qualcosa?”. Lo sfogo della giovane nipote del cantautore Fabrizio De André è andato in scena durante la puntata di Domenica Live del 21 febbraio.

Raccontando della vita sua e dei suoi fratelli, Francesca De André ha detto a Barbara D’Urso:

“Per mio padre, io e i miei fratelli siamo stati solo un costo. Ho sempre avuto difficoltà a raccontare cosa fosse mio padre per me perché non volevo complicare la situazione della mia famiglia. Ho 26 anni, mio padre potrebbe tranquillamente non badare più al mio mantenimento, ma non pensa a mia madre? Ha cresciuto tre figli. Questa persona che dovrebbe essere mio padre mi ha creato traumi: non è solo inesistente, è deleteria. Mi ha mandato una lettera dell’avvocato per dirmi che vuole togliermi il mantenimento. A me preme mia madre, che non ha potuto lavorare per prendersi cura di tre figli e tu te lo dimentichi?”.

A quelle accuse Cristiano De André ha risposto con un video in cui ha raccontato di sé:

“Mio padre è stato un alcolista ma io ero bambino e capivo il suo male di vivere. Anche io ho fatto tante cavolate per anestetizzare il dolore ma nessuno ha avuto comprensione. Quando avevo 24 anni, un giudice mi ha tolto l’affidamento dei miei figli. Potevo vederli una volta ogni due settimane. Non c’è stato il tempo di dirgli chi ero. Carmen, la madre, li ha cresciuti a pane e veleno. Fino a prova contraria sono io che li mantengo”.

Ma la figlia non ha accolto bene quelle parole:

“Lo definirei con una parola poco carina: para… e via dicendo. Non ha avuto l’affidamento perché non è stato considerato in grado. Mia madre è stata sempre superpredisposta a farcelo vedere, ma anche quella volta ogni due settimane, noi rimanevamo ad aspettarlo e lui non rispondeva nemmeno al telefono. Ho vissuto con lui per sei mesi e sono rimasta traumatizzata. Sono stata ricoverata, dopo quel periodo. Avevo attacchi di panico da ultimo stadio. Quando sono tornata, l’ho trovata a letto con una donna che non conoscevo e lui mi ha urlato in faccia che dovevo avvertire, perché ero un’ospite. Dovevo adattarmi al suo stile di vita. Significa che se tornava a casa con amici, alle quattro di notte, mi sbatteva in strada perché non mi voleva intorno. E io mi trovavo con gente che provava anche a mettermi le mani addosso. Alla mia comunione ha riso in faccia a mia madre e le ha detto: ognuno ha quello che si merita. Queste cose le ho viste. Questa è una persona cattiva. Hai avuto un padre che beveva e ti lamenti, perché riproponi il peggio ai tuoi figli? L’unica cosa che gli interessa sono i soldi che escono per i figli”.