Intervistata dal settimanale Chi, Francesca De Andrè, la nipote di Faber, ha detto di essere stata picchiata dal suo ex fidanzato.
“Da quando ho iniziato a frequentare questa persona – racconta – ho conosciuto il dolore di un amore malato. Quando era nei momenti ‘off’ i suoi occhi si trasformavano. E subito sono iniziate le botte. Ogni oggetto a portata di mano, delle sue mani, era utile per colpirmi”.
Le umiliazioni
E ancora: “Annullavo me stessa mentre ero sottoposta a ogni tipo di umiliazione, che avveniva sempre in due fasi: la prima a parole, la seconda fisica. Ma io lo amavo”.
E proprio la speranza “di riuscire a salvarlo”, unita al fatto che l’uomo avesse già problemi con la giustizia l’hanno convinta inizialmente a non sporgere denuncia.
L’aggressione
“Ero a terra, il sangue usciva da ogni parte del mio corpo, dalla mia testa piena di buchi, dalle mie labbra – ha detto la ragazza nel suo drammatico racconto – Urlavo “Basta, basta, fermati”. Ricordo una serie di calci in testa uno via l’altro, poi il vuoto”. A salvarla è stata la vicina, che ha chiamato i carabinieri e un’ambulanza.
“Ero a terra, il sangue usciva da ogni parte del mio corpo, dalla mia testa piena di buchi, dalle mie labbra. Lui è scappato da dietro casa, nel bosco, portando con sé il mio cellulare, dove c’erano le prove di altre aggressioni. Non volevo denunciare, ma questa volta la denuncia è partita d’ufficio”.