La solitudine di Andrea Agnelli. E Allegri rischia di pagare

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Settembre 2015 - 06:45 OLTRE 6 MESI FA
La solitudine di Andrea Agnelli. E Allegri rischia di pagare

La solitudine di Andrea Agnelli. E Allegri rischia di pagare

ROMA – La intricata vicenda sentimentale di Andrea Agnelli sembra avere sempre più effetti negativi sulla Juventus. E il rischio è che  alla fine a pagare per tutti  potrebbe essere Massimiliano Allegri. Lo scrive Dagospia che ha il merito di assemblare insieme due diverse notizie. La prima viene dal settimanale “Chi” e racconta di un Andrea Agnelli solo e sconsolato. Perchè? Perché, scrive Dago

Agnelli non ha per niente metabolizzato l’addio a Torino della ex modella turca Deniz Akalin che, insieme con la figlia, ha raggiunto il marito Francesco Calvo a Barcellona, dove è diventato il numero 2 della squadra di Messi e Suarez.

Allo stesso tempo con Andrea Agnelli non ci sono più neppure la moglie e la figlia. Come racconta “Chi”

Emma è volata a Londra con i figli Baja e Giacomo, mentre Andrea ha lasciato la casa in cui viveva con loro per trasferirsi in un nuovo appartamento. Elegante, certo, ma desolatamente deserto. In attesa di capire come tutelare i bambini, sui social e con la stampa la sua strategia, per ora, pare quella del silenzio. Un silenzio che grava su corridoi e stanze vuote e sulle soste al bar in solitudine.

Agnelli, insomma, se ne rimane solo. E di certo non trova conforto nella Juventus, che avrà pure saldo attivo e conti in ordine ma ha una classifica che fa piangere: 5 punti in 6 partite e una serie di brutte figure, l’ultima in quel di Napoli. E allora? Allora succede che a pagare potrebbe essere l’allenatore, il più facile da licenziare. Allegri l’anno scorso ha vinto campionato, coppa Italia e ha raggiunto la finale di Champions. Ma, si sa, il calcio è eterno presente e non ha spazio per memoria e riconoscenza.  E quindi Marcello Lippi e Fabio Capello sono là in finestra, in attesa di una chiamata che potrebbe arrivare. Cavalli di ritorno, ma pur sempre cavalli di razza.

Così, scrive il Corriere della Sera

Otto formazioni in otto partite, il modulo cambiato freneticamente. La sensazione è che il tecnico faccia fatica a trovare la strada maestra. Ieri a Vinovo c’è stato un lungo vertice a cui ha partecipato lo Stato Maggiore bianconero, da Andrea Agnelli a Marotta, da Paratici sino a Nedved, che ha chiesto spiegazioni ad Allegri.

 

L’idea è andare avanti insieme perché non è nello stile della Casa cambiare alle prime difficoltà. Nessuno ha dimenticato che Max tre mesi e mezzo fa ha vinto lo scudetto e portato la Juve in finale di Champions.

Ora però il mondo si è capovolto. E la situazione è diventata drammatica. La società ha chiesto all’allenatore una svolta immediata, serve violare lo Stadium mercoledì contro il Siviglia per blindare la qualificazione agli ottavi della Champions e ripetersi domenica in casa con l’inguaiato Bologna nella speranza che dopo la sosta anche gli infortuni diano tregua alla Grande Malata.

L’esonero di Allegri non è all’ordine del giorno però tocca all’allenatore trovare la soluzione ai mali bianconeri e deve farlo subito. Lo scudetto si può perdere, non sarebbe un dramma dopo averne vinti 4 di fila, ma la Juve per ragioni economiche e non solo di prestigio non può fallire l’accesso alla Champions.

Perciò questo andazzo deve finire. Altrimenti le voci che già circolano, su due vecchi santoni, Lippi e Capello, peraltro entrambi con un passato bianconero, potrebbero diventare realtà. Per adesso non ci sono trattative. Allegri può lavorare. Ma il tempo è finito.