Michelle Hunziker e le insidie nel mondo dello spettacolo: “Non ho ceduto ai ricatti sessuali in cambio di ingaggi”

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 16 Luglio 2021 - 10:08 OLTRE 6 MESI FA
Michelle Hunziker

Michelle Hunziker e le insidie nel mondo dello spettacolo: “Non ho ceduto ai ricatti sessuali in cambio di ingaggi” (foto Instagram)

Michelle Hunziker si confessa al settimanale Chi e parla delle insidie del mondo dello spettacolo. Racconta di quanto lo show business possa essere pieno di tentativi di abusi: “C’erano persone che mi promettevano il mondo e volevano che andassi a letto con loro. Ricatti sessuali di ogni sorta in cambio di ingaggi. Mi è capitato di tutto e di più, ma sono riuscita a non cadere in nessuna trappola“.

Michelle Hunziker e i suoi primi anni di carriera

La conduttrice parla della prima parte della sua carriera, quando non sono mancate situazioni difficili e pericolose: “Per esempio c’è stato un episodio… Io ero in una casetta in affitto, di fianco a un cinema p*rno ormai chiuso. Ero al piano terra, un monolocale con una porta e delle tapparelle qualsiasi, mica antisfondamento. Uno che era davanti al cinema chiuso una sera mi ha seguita, voleva entrare, cercava di sfondare la porta, diceva le cose peggiori. E io mi sono trovata seduta sul letto con un coltello in mano a pregare che non riuscisse a entrare”.

L’aiuto alle donne vittime di abusi

La Hunziker è attiva nell’aiutare le vittime di discriminazioni, abusi e violenze. “La violenza tocca tutte perché ha tantissime forme, penso che ogni donna abbia vissuto o vivrà violenza psicologica, discriminazione, boicottaggi vari. Noi nasciamo con la genetica predisposta a farci sei volte il mazzo più degli uomini, e senza lamentarci. Aggiungo, però, che ora questo percorso verso l’emancipazione lo stiamo facendo, sì, vero, ma lo stiamo pagando caro”.

La strada secondo lei è ancora lunga: “Finalmente ci sono donne che arrivano ai vertici e da qui in poi questa dovrà diventare normalità. Ma nella quotidianità…Ma nella quotidianità… Spesso con Doppia difesa vediamo donne intrappolate in situazioni insopportabili da vent’anni e ci chiediamo come sia possibile. C’è di mezzo la paura per i figli, il fatto di non avere mai lavorato: è una scelta nobile quella di occuparsi della famiglia, però poi le donne che incontriamo sono molto pentite di averla fatta. Vengono schiacciate, viene detto loro: ‘Sei una buona a nulla e non vali niente’. E così se dopo vent’anni dici: ‘Ok, non voglio più subire’, dall’altra parte c’è la totale negazione, la totale non accettazione. E quell’uomo con cui dividi la tua vita diventa aggressivo e pericoloso. Per questo, ripeto, l’emancipazione è fondamentale”.