Patrizia Prestipino, FOTO stile Kim Basinger in 9 settimane e mezzo: polemiche dal Pd

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Agosto 2018 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA
Patrizia Prestipino

Patrizia Prestipino, FOTO stile Kim Basinger in 9 settimane e mezzo: polemiche dal Pd

ROMA – Patrizia Prestipino, onorevole Pd molto conosciuta nel Municipio IX di Roma e renziana di ferro, ha pubblicato su Facebook
[App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] un suo scatto in stile 9 settimane e mezzo. La Prestipino posa in controluce, come fosse la mitica Kim Basinger.

In realtà, la Prestipino nello scatto è vestita, e non in sottoveste come Kim Basinger. Ma dallo stesso Pd è partito l’attacco frontale, con colleghe e colleghi che l’hanno accusata di pose “osè e fuori luogo”, parlando di “imbarazzo e indignazione”. La più dura è Lucrezia Colmayer, assessore dem alle Politiche giovanili e Pari opportunità del Municipio II. La Prestipino le ha risposto spiegando che “la foto che lei cita come esempio di violazione di chissà quale codice etico e politico, è uno scatto fatto nella camera di mia mamma, che ero andata a svegliare”. E il pensiero si conclude con un amarissimo: “Così va il mondo si sa, in questo nostro amato partito”.

Ecco il lungo post della Prestipino:

“La ringrazio molto per l’attenzione che ha pensato di riservarmi, nel suo ruolo pubblico, in questo particolare momento, che forse meriterebbe altro genere di valutazioni.
Ma siccome ha ritenuto utile sollevare questa sterile polemica, le risponderó con altrettanta franchezza, se non altro per evitare che passi sulla rete il messaggio distorto di una nota come la sua, che ondeggia tra una fake news stile “5 stars” e un “rigorismo” intellettuale stile anni ‘50.
Quindi non se ne avrà, se procederò a smontare ordinatamente, punto per punto, le sue argomentazioni”.
“Premesso che sui social io ho scelto da sempre un profilo spontaneo che mi ritrae come sono nella vita privata 365 giorni l’anno, perché non ritengo ci sia alcunché da occultare, (anche e soprattutto se uno esercita un ruolo pubblico), la foto che lei cita come esempio di violazione di chissà quale codice etico e politico, è uno scatto fatto nella camera di mia mamma,che ero andata a svegliare. E sempre mia mamma me lo ha fatto perché, appassionata di foto come è (io sono il suo soggetto preferito), le piaceva l’effetto “ombre cinesi” che si era creato nel momento in cui mi ero avvicinata alla finestra per alzare le serrande. Non so lei, ma io con mia mamma ho questo rapporto di affetto e confidenza”.
“Ultimo, ma non da ultimo, gli abiti “succinti” di cui parla lei sono nell’ordine: un bermuda maschile che amo molto e una tee shirt blu notte (le mando la foto illuminata così che possa ammirare meglio le “oscenità” da lei così “acutamente” individuate)”.
“Ah, dimenticavo. Se proprio vuole parlare di Genova, vada a vedere piuttosto il post che ho scritto in merito, appena saputo della tragedia (dopo lo scatto, ad onore del vero, sennò sulla tempistica magari le avrei dato ragione ) o l’interrogazione che ho annunciato sulla sicurezza del viadotto della magliana. E magari si renderà conto che io il mio ruolo di deputato (eletto sull’uninominale , direttamente dai cittadini) cerco di esercitarlo e onorarlo al meglio. Lei quello di assessore alle pari opportunità un po’ meno, se l’obiettivo principale che si prefigge è quello di attaccare una collega donna con una storia politica ben precisa, e non difenderla quando invece, come tante altre donne del pd, è stata spesso oggetto di violenti attacchi sessisti da parte di elettori “sui generis”.
Ma così va il mondo si sa, in questo nostro amato partito”.
“Sorrisi, sempre”.