Patty Pravo: “Quella volta che Gianna Nannini mi propose…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Gennaio 2016 - 16:07| Aggiornato il 16 Marzo 2016 OLTRE 6 MESI FA
Patty Pravo (foto Ansa)

Patty Pravo (foto Ansa)

ROMA – Patty Pravo, alla vigilia del suo ritorno a Sanremo, è in vena di ricordi. Parlando della sua collaborazione con Gianna Nannini, in una intervista a Repubblica, ricorda: “Lei stava facendo trasloco da Italia a Inghilterra, è nato al telefono. Lei dice: “Facciamo una scopata”. E io: “No, questa proprio no”. Ogni volta poi, dovevo cantare la mia vecchia Penelope alla sua bimba, che si chiama così e la sa a memoria”.

Chi le farà piacere rivedere all’Ariston?
“Beh Gaetano Curreri degli Stadio, che mi ha scritto canzoni splendide, quel genio di Elio, Noemi che è bravissima, e Arisa che è matta scatenata più di me, ogni tanto mi fa torrenziali e assurde telefonate”.

E ci saranno anche i Pooh, a proposito di cinquantennali.
“Sempre dei grandi, e con Riccardo Fogli, che ai tempi li mollò perché era innamorato di me. Al suo posto arrivò Red Canzian, che ogni tanto dice che accende un cero a santa Nicoletta, per l’opportunità che gli ho regalato”.

Sarà la nona partecipazione ufficiale. Più una: nel 1990 a pochi giorni dall’inizio rifiutò di cantare “Donna con te”.
“E non me ne pento affatto. Una solenne schifezza. A proposito di opportunità che ho dato ad altri, feci un piacere ad Anna Oxa, che la cantò ed ebbe gran successo”.

Lei è sempre speciale, anche nella scelta della cover da interpretare nella serata di giovedì: è la prima cantante che interpreta una sua propria canzone.
“Certo, Tutt’al più, del 1970. Mi piace molto fin da allora. Ma adesso è un’altra canzone, grazie al rapper Fred De Palma, che ha fatto qualcosa di sconvolgente. Sentirete che roba”.

Nel 1987 a Sanremo portò “Pigramente signora”. Un titolo che le si addice perfettamente: venerdì 12 febbraio uscirà il suo nuovo disco, “Eccomi”. Ci ha messo cinque anni per farlo.
“Se le dico che mi avevano spedito 700 canzoni ci crede? Alcune erano semplicemente spaventose, ma ho dovuto ascoltarle tutte, non si sa mai. Alla fine ne sono rimaste una ventina e ho scelto tra queste”.

Con autori mica male; Tiziano Ferro, Gianna Nannini, Giuliano Sangiorgi, Emis Killa, Zibba…
“Mi piace variare e questo disco è molto vario  nelle sonorità e nei temi, forse a tenerli insieme c’è una certa sensualità. Le canzoni si sanno ancora scrivere ben, volendo. E gli autori sono quasi tutti amici. Con Gianna, Possiedimi è nata al telefono, mentre traslocavo. Ogni tanto si intrometteva la figlia che mi chiedeva di cantarle una mia vecchia canzone che si intitola proprio come lei, Penelope. Con Zibba abbiamo parlato 20 minuti di tutto tranne che di musica: due ore dopo Qualche cosa di diverso era nata”.

Ma c’è anche un giovane semisconosciuto, Giangi Skip, autore di “Nuvole”.
«È andata così. Mi si era rotto il mixer e l’ho portato a riparare da lui. Tra una parola e l’altra è venuto fuori che scriveva canzoni. E a me piace incoraggiare i giovani».

E quando rivede la giovane Nicoletta Strambelli nei vecchi programmi tv cosa pensa?
“Che avevo le palle. Avevo 16 anni, ma venivo da studi al Conservatorio, tutti pensavano di mangiarmi in un sol boccone, invece ero coriacea, facevo quel che volevo io. Mi sono ammorbidita col tempo, ma solo se ne vale la pena”.

E per questo anniversario la tv non l’ha cercata?
“Mettiamola così: potrà esserci una sorpresa di cui ancora non posso parlare…”.