Scialpi e Roberto Blasi: “Clemente Russo omofobo, va espulso dal Gf Vip”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Settembre 2016 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA
Scialpi e Roberto Blasi: "Clemente Russo omofobo, va espulso dal Gf Vip"

Scialpi e Roberto Blasi: “Clemente Russo omofobo, va espulso dal Gf Vip”

ROMA – Clemente Russo è finito nel mirino della comunità lgbt dopo le ripetute battute omofobe al Grande Fratello Vip. Adesso anche Giovanni Scialpi e suo marito Roberto Blasi ci hanno scritto una lettera aperta per criticare il pugile campano.

Pubblichiamo la lettera integrale:

Gentile redazione,

vogliamo esprimere tutto il nostro disappunto per l’increscioso fatto accaduto ieri durante la puntata del Grande Fratello Vip e per il silenzio generale dei media in proposito. A nostro parere, ieri, si sono avvalorati pubblicamente atteggiamenti omofobi non punendo con l’espulsione dal programma il concorrente Clemente Russo che, in diretta TV, ha denigrato con insulti come “ricchioncello” il concorrente omosessuale Bosco. Tutto si è concluso a tarallucci e vino con una semplice esternazione di Russo: «Io ho tanti amici gay. Sono simpatici, l’ho detto per scherzare».

Per scherzi come questo, tanta gente si è suicidata e se un concorrente avesse dato della puttana a un altra partecipante sarebbe stato escluso immediatamente, sarebbero insorte associazioni in difesa delle donne o contro l’istigazione al femminicidio, e non sarebbe bastata la giustificazione «Io ho tante amiche puttane».

Troviamo vergognosa questa vicenda e il modo in cui si è conclusa. In passato ci abbiamo messo la faccia (per i diritti LGBT, ndr), abbiamo manifestato e non ci è stato più possibile lavorare perché siamo gay. Siamo stati banditi da Rai uno e Scialpi si è giocato tutti i santi nelle feste di piazza dove regolarmente faceva concerti, che sono organizzati dai parroci delle città e dei comuni.

C’è ancora tanta omofobia in giro e se la avvaloriamo anche in TV è la fine. Oggi leggendo sui social ho visto tanti post che attaccavano Bosco, dicendo «se l’è cercata, è effeminato, fa i gridolini e va in giro con le gonne». Ma è come se uno si sentisse autorizzato a molestare una ragazza solo perché indossa una minigonna. Se l’è cercata anche lei? Il silenzio di tutti, in casi come questo, è silenzio-assenso. E le associazioni gay e la paladina dei diritti gay, Monica Cirinnà, dove sono finite? Forse troppo presa a fare il suo tour per il sì al referendum? Per lei ormai i gay sono un argomento vecchio?