Serena Enardu, corsa all’ospedale: “Dolori lancinanti…”

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Marzo 2016 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA
Serena Enardu, corsa all'ospedale: "Dolori lancinanti..."

Serena Enardu, corsa all’ospedale: “Dolori lancinanti…”

ROMA – Serena Enardu ora sta bene ma è stata portata di corsa in ospedale per dei dolori lancinanti al basso ventre. Ne parla lei stessa in un post su Facebook:

“Sono stata molto male – ha commentato l’ex tronista – Dei dolori lancinanti al basso ventre mi hanno immobilizzato. Oggi sto bene e mi sento di dover ringraziare tutti gli angeli che mi hanno accudito. Il primo è mio figlio Tommaso, che nonostante la paura che gli leggevo negli occhi mentre piangeva mi ha dato il primo soccorso. Ancora grazie Elga per non avermi lasciata un secondo. Mentre ero nelle due ambulanze i fari della tua macchina erano come occhi che vigilavano su di me. Aspettando un referto ti sei addormentata e quando ti sei svegliata mi hai chiesto scusa! Sei Unica”.

La ex tronista di Uomini&Donne la scorsa estate aveva già parlato di alcune operazioni subite per ridurre il seno:

“Ho subito ben 2 interventi di riduzione – ha commentato la Enardu -. Ho una cicatrice lungo il seno che non è il massimo della vita! Sicuramente ne farò anche un altro perché il mio seno cresce e io lo detesto. Difficile da credere? Sicuramente per chi non ha il mio problema. È assurdo che, nel 2015, si sollevi ancora un polverone di questo tipo per un seno. Non è una questione di sviluppo. A parte questo, il mio seno è veramente bello, tolta la cicatrice che oramai sta sparendo (sono passati 3 anni dall’ultimo intervento durato ben 6 ore) ma visto la mia corporatura, effettivamente è grande. Lo detesto perché mi complica la vita nel vestiario, soprattutto per gli abiti interi che devo far modificare sempre, spesso devo rinunciare a dei capi che su un seno più piccolo sarebbero stupendi e su di me diventano volgari! Ma questi non sono problemi . Penso che ognuno debba essere libero di fare ciò che vuole col proprio corpo, specialmente in età adulta”.