Coronavirus, lo smart working della squillo: “Faccio tutto da casa con la telecamera”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Aprile 2020 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, lo smart working della squillo: “Faccio tutto da casa con la telecamera"

Coronavirus, lo smart working della squillo: “Faccio tutto da casa con la telecamera” (foto ANSA)

ROMA – “Dal cinque marzo la mia vita è cambiata. E’ cambiato tutto. Alcune squillo fanno ancora degli incontri, io no. Preferisco salvaguardarmi. E mi sono reinventata il lavoro in cam, una specie di smart working”. A La Zanzara su Radio 24, una delle più conosciute tr*ns di Bari, Alessia Nobile, racconta come è cambiato il suo lavoro ai tempi del coronavirus.

Cosa fai davanti alla telecamera, davanti al pc? “Ho un gingillo notevole, dunque mi spoglio, mi tocco, faccio giochi di ruolo, molti in questo periodo mi chiedono per esempio di vestirmi da infermiera. Poco rima della chiusura alcuni clienti venivano con la mascherina, io ero vestita con il camice bianco e mi chiedevano il tampone. E io facevo il tampone ana**. Lo faccio anche adesso virtualmente, loro usano il vibratore”.

Come ti pagano? “Allora, si parte con cinquanta euro di ricarica su Postepay, prima di accendere la telecamera. L’altra metà dopo, se vogliono che mi tocchi fino a venire. Io comunque ho l’applicazione e riesco subito a verificare, in tempo reale. La prestazione è sempre 100 euro, c’è solo l’anticipo di 50”.

Cosa chiedono di più i clienti? “Spogliarelli, rapporto or*le col vibratore. Loro dicono che è come guardare un film p*rno, ma con una persona con cui magari hai già sc*pato. Molti mi hanno già conosciuto fisicamente, sanno che sono veramente io e cosa faccio. E riescono pure a farlo con le mogli in casa, aspettano che magari esca per fare la spesa. Però l’altro giorno un bancario mi ha detto: tesoro, io non posso parlare, altrimenti. Si era barricato in camera. Ho parlato solo io mentre si toccava”.

Quindi clienti riesci a fare in un giorno? “Facciamo per appuntamento, la mattina uno mi fa la ricarica e gli dico che ci vediamo alle 17.00 di pomeriggio. Tre o quattro al giorno in tutto. Poi ho dei fidanzati che mi mantengono”.

Cioè? “Mi fanno dei regalini. Una specie di reddito di cittadinanza. Sono miei clienti abituali che io chiamo fidanzati, molto affezionati, che magari non sc*pano più con me. E però mi fanno lo stesso dei regali. Soldi”.

“Posso dirti – aggiunge poi Alessia – che in questo periodo sono meno stressata, i ritmi sono diminuiti e i soldi comunque arrivano. Ho anche meno spese, prima giravo l’Italia. Tante tr*ns che conosco invece stanno morendo di fame, non hanno da mangiare. Ci sono tanti vi*dos che non hanno una casa come me o un computer, insomma non possono lavorare così. Anche questa è un’emergenza”. (fonte LA ZANZARA)