Valeria Marini: “Matrimonio non consumato, la Sacra Rota lo annullerà”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Maggio 2014 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA
Valeria Marini: "Matrimonio non consumato, la Sacra Rota lo annullerà"

Valeria Marini (Foto LaPresse)

ROMA – “Non ho mai consumato il matrimonio, per questo chiedo l’annullamento alla Sacra Rota”. Valeria Marini esordisce così dopo che nei giorni scorsi era stata annunciata la separazione da Giovanni Cottone, sposato lo scorso 5 maggio in Vaticano a Roma. Un matrimonio evento, con tanto di bestemmia in diretta che costò il posto a Daniele ToaffNemmeno un anno di felice sposalizio e la coppia si separa già

Elvira Serra sul Corriere della Sera riporta le parole della Marini sulla separazione:

“La crisi va cercata nel rapporto di coppia. I problemi economici si superano. Ma il vero problema riguardava noi due: il nostro matrimonio non è mai stato consumato. Incredibile, vero?”.

I problemi, dice la Marini, sono iniziati proprio nel giorno del matrimonio:

“Gianni ha cambiato atteggiamento proprio quel mattino. Lo ricordo ancora adesso mentre mi dà le spalle, immobile, a casa mia a Roma, e reagisce male quando gli parlo di una cosa che riguarda mia madre: “Non me ne frega niente, pensaci tu”. Strano, mi sono detta, magari è nervoso. Purtroppo non è stata una eccezione: questo suo aspetto arrogante e aggressivo si è ripetuto. Ha usato toni inaccettabili verso i miei familiari. Pure a San Valentino, quando mi propose di andare a cena fuori per recuperare il matrimonio, finì con lui che inveiva contro mia madre davanti a tutti mentre io non la smettevo di piangere”.

Troppo grande il conflitto tra la famiglia e il marito, dice la Marini, che parlando della separazione dice di non aver mai avuto una vita matrimoniale:

“Il punto è che una vita matrimoniale non l’abbiamo mai avuta. Gianni spariva, mi diceva che era in un posto e poi scoprivo che era andato in un altro. I suoi guai finanziari li ho scoperti dalla rassegna stampa di Google. E, beninteso, non erano nemmeno un ostacolo. L’ho aiutato, anche economicamente, perché era giusto farlo: ci siamo sposati nella buona e nella cattiva sorte, mi era chiaro, sono cattolica praticante e so di aver fatto un giuramento davanti a Dio. Ma questa sorte non la conoscevo neppure io. Sono stata ingannata. Mancavano ormai da troppi mesi fiducia, serenità, condivisione: si erano rotti gli equilibri per costruire la famiglia che ho sempre desiderato e sognato. Ecco perché chiederò l’annullamento del matrimonio alla Sacra Rota”.