Vieri: “Fuori la Pinetina mi aspettava una moretta…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Marzo 2016 - 15:50 OLTRE 6 MESI FA
"Chiamatemi bomber": l'autobiografia di Christian Vieri

“Chiamatemi bomber”: l’autobiografia di Christian Vieri

MILANO – Bobo Vieri, nella sua autobiografia “Chiamatemi bomber” racconta diversi retroscena della sua avventurosa carriera calcistica tra il campo e, soprattutto, il fuori campo. L’ex attaccante di Inter, Juventus e Lazio nel suo libro “Chiamatemi bomber”, ha svelato degli aneddoti pepati sulla sua avventura nerazzurra.

“Un giorno dopo l’allenamento con l’Inter esco per ultimo dalla Pinetina. Vedo, duecento metri più in là, una macchina parcheggiata a bordo strada. Rallento, accosto, osservo e fra me e me penso ‘Guarda che bella questa morettina’. La fisso per capire se sia rimasta in panne e abbia bisogno di aiuto”.

Lei, racconta ancora Vieri “tira giù il finestrino, sorride e mi dice: Ciao sono una tua tifosa, se ti va di seguirmi ho un regalino per te…” Oltre ad essere bellissima “è decisa, ha un tono di voce fermo e sicuro. La cosa mi intriga e sto al gioco ‘Agli ordini mister, ti seguo’ le dico rubandole un sorriso che mi fa già immaginare molto. Ci fermiamo in una piazzola dove non c’è anima viva. Scende dalla sua macchina e sale sulla mia per fare quello che potete immaginare. Finito tutto, come niente fosse, se ne va dicendomi: ‘A domani!’. E io, da bravo bomber, cosa volete che abbia risposto? ‘Sì, mister, ai tuoi ordini’. Da quel giorno appuntamento fisso, prima degli allenamenti però. E’ stato così quasi tutti i giorni per sei anni. Ora è facile indovinare perché, quando entravo in Pinetina avevo un sorriso a 32 denti”.