Alessandro Carmigotto a processo per stalking dopo i giochi erotici con la ex

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Aprile 2015 - 12:18 OLTRE 6 MESI FA
Alessandro Carmigotto a processo per stalking dopo i giochi erotici con la ex

Alessandro Carmigotto a processo per stalking dopo i giochi erotici con la ex

PADOVA – “Frustate e punizioni se non si faceva trovare a casa nuda, in ginocchio, ad accoglierlo“: è quello che avrebbe subito, secondo quanto scrive Luca Ingegneri sul Gazzettino, una donna di 33 anni di Cadoneghe (Padova). Alla fine, dopo sette anni, ha lasciato il compagno che la costringeva a tutto questo, secondo quanto lei sostiene, e ora i due sono a processo. Lui, Alessandro Carmigotto, barista di 44 anni, deve rispondere dell’accusa di stalking.

Scrive Ingegneri sul Gazzettino:

” Messaggi, minacce, intimidazioni e pedinamenti nei mesi successivi alla separazione della coppia. Inevitabilmente la lunga deposizione dell’ex compagna (…) è stata incentrata a lungo su quello strano rapporto, regolato da un contratto di schiavitù.

«Mi scriveva spesso biglietti – ha raccontato la donna – ma in realtà i suoi erano comandi. Voleva trovarmi nuda, in autoreggenti o con i tacchi quando rientrava a casa. A volte voleva che lo aspettassi in ginocchio. E se non eseguivo gli ordini mi aspettavano gli aghi o le frustate: dieci sul seno, venti sul sedere, cinquanta nelle parti intime».

La commessa ha spiegato al giudice le ragioni che l’avrebbero spinta a dire basta dopo aver accettato per sette lunghi anni la condizione di subalternità al compagno: «Con il passare del tempo non ero più d’accordo. Dovevo stare legata, sospesa in aria, avevo il sangue alla testa. Non c’erano più le condizioni di sicurezza».

«Non riuscivo più nemmeno a gestire nostro figlio. Ho dovuto aprire le porte ad altre donne che si lasciassero picchiare più duramente di me». Sarebbe stata proprio l’entrata in scena di nuove protagoniste ad accelerare la fine della relazione. L’ex compagna ha ribadito di aver vissuto nel terrore dopo essersene andata da casa con il bambino”.