Delitto di Perugia, il pianto di Amanda Knox: “Sono innocente aiutatemi vi prego”

Pubblicato il 21 Maggio 2011 - 18:54| Aggiornato il 23 Maggio 2011 OLTRE 6 MESI FA

PERUGIA – E’ tempo del processo d’appello a Raffaele Sollecito e Amanda Knox, condannati per l’omicidio di Meredith Kercher. L’americana si è presentata in aula con un’elegante camicetta di raso color avorio e pantaloni neri, con i capelli raccolti in una piccola coda.

Amanda ha preso la parola alla fine dell’udienza visibilmente commossa: “Sono in carcere da innocente da più di tre anni e mezzo e questo per me è frustrantissimo, mi esaurisce. Non c’è cosa più importante – ha sottolineato – che accertare la verità. Ci sono stati tanti pregiudizi ed errori fatti. Ricordo i primi giorni, ero piccola e non capivo tutto questo. Io non voglio rimanere in carcere ingiustamente e per tutta la mia vita”.

Al processo d’appello saranno sentiti come testimoni i detenuti Mario Alessi, condannato per l’assassinio del piccolo Tommaso Onofri, e Luciano Aviello, pentito di camorra. La corte d’Assise d’appello di Perugia ha infatti accolto una richiesta in tal senso dei difensori dei due imputati. Alessi e Aviello hanno sostenuto di essere a conoscenza di particolari che proverebbero l’estraneità di Sollecito e della Knox al delitto.

La Corte d’assise d’appello ha anche ammesso le deposizione di tre detenuti che erano in cella con Alessi. Ha quindi fissato le udienze del 18 e 27 giugno per le loro deposizioni.

Alessi è recluso nello stesso carcere di Rudy Hermann Guede, l’ivoriano condannato a 16 anni in appello con l’accusa di concorso in omicidio insieme ad Amanda e Raffaele. L’uomo sostenne di aver raccolto una confidenza in cui Rudy gli avrebbe detto che ad uccidere Meredith fu una persona mai sfiorata dalle indagini. L’ivoriano ha smentito la circostanza tramite i suoi legali.

Ma Giulia Bongiorno e Luca Maori che difendono Raffaele Sollecito erano andati fino al carcere di Viterbo per raccogliere le sue dichiarazioni e quelle di altri tre detenuti, Trinca Ciprian, Antonio De Cesare e Marco Castelluccio che confermano la circostanza.

Oltre a Mario Alessi verrà ascoltato anche Luciano Aviello, la cui testimonianza era stata richiesta dai legali di Amanda Knox. Aviello, ex camorrista detenuto nel carcere di Alba, è indagato per calunnia dalla procura di Perugia perché ha sostenuto, anche con lettere inviate alla corte di primo grado, che a uccidere Meredith fu suo fratello. Aviello ha anche sostenuto di sapere dov’è la vera arma del delitto, che lui stesso avrebbe raccolto, e le chiavi di casa di Meredith, mai ritrovate.

(Foto AP/LaPresse)