Andrea Loris Stival, due assassini: pedofilia solo un depistaggio?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Dicembre 2014 - 13:11 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Loris Stival, due assassini: pedofilia solo un depistaggio?

Andrea Loris Stival, due assassini: pedofilia solo un depistaggio? (foto Ansa)

SANTA CROCE CAMERINA – Gli assassini di Andrea Loris Stival sono probabilmente due: l’ipotesi, emersa in primis sul Corriere di Ragusa, ora è una tesi sostenuta con convinzione sulla Stampa da Francesco Grignetti. Gli elementi a sostegno della tesi sono semplici: Loris è stato legato a polsi e collo, è stato parzialmente spogliato e abbandonato nel canale vicino al Mulino Vecchio: troppe azioni, ipotizzano gli investigatori, perché possano essere state compiute da una sola persona. Inoltre questa ipotesi escluderebbe quella della pedofilia, che potrebbe essere invece un depistaggio.

Scrive Grignetti:

Il bimbo aveva segni di legature con fascette in plastica ai polsi e al collo: difficile immaginare che abbia fatto tutto un adulto da solo. E poi resta il giallo nel giallo di quelle mutandine blu che furono depositate davanti alla scuola. Come si ricorderà, il corpo di Loris è stato trovato con i pantaloni slacciati e senza slip.

Di qui il sospetto che sia stata costruita ad arte la pista di un pedofilo solitario per sviare le indagini. Un depistaggio? In tutta evidenza, se le cose fossero andate così, ci si troverebbe di fronte a una mente lucidissima che non solo pianifica l’omicidio del piccolo, ma anche le azioni delle ore e dei giorni seguenti.

Inoltre Grignetti parla di nuove ipotesi investigative:

perché gli investigatori di colpo guardano a chilometri di distanza dalla provinciale 35, che è la via percorsa dalla mamma di Loris per andare alla lezione di cucina? Sospettano una deviazione mai ammessa dalla donna oppure pensano a qualcun altro?

Mentre, continua il giornalista de La Stampa, perde quota l’ipotesi che Veronica Panarello, la mamma di Loris, avesse un amante:

L’ipotesi di un amante clandestino alla Brancati ha appassionato il paese fin da subito, ma non trova riscontri. Il telefonino restituisce piuttosto l’immagine di una giovane donna molto sola, una venticinquenne introversa che ha pochissime relazioni con il mondo esterno, alle prese con due bambini e con un marito perennemente in viaggio fuori dalla Sicilia, in rotta con quasi tutta la sua famiglia d’origine dopo avere troncato ogni contatto con la madre, e senza grande intimità neppure con gli Stival