Brescia, vigile ricatta un trans per fare sesso gratis

di Alessio Liverziani*
Pubblicato il 27 Gennaio 2010 - 11:54| Aggiornato il 5 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Abusava di un viado brasiliano mentre era in servizio. Questa l’accusa mossa contro un vigile urbano di Mazzano, in provincia di Brescia, finito in cella per un provvedimento di custodia cuatelare. La denuncia è arrivata dallo stesso trans dopo le ripetute richieste dell’agente che, minacciandolo di portarlo in questura, pretendeva prestazioni sessuali gratuite. Il tutto mentre indossava la divisa e guidava l’auto di servizio. Come se non bastasse, poi, il vigile utilizzava il cellulare che gli era stato fornito dall’amministrazione comunale per contattare la sua vittima.

Le indagini hanno preso il via a ottobre, dopo che il giovane sudamericano si era rivolto ai carabinieri della compagnia di Brescia per denunciare che un uomo in divisa si era presentato più volte nella sua abitazione di Mazzano, dove riceveva i clienti, minacciando di accompagnarlo in questura per accertamenti, con il rischio quindi di essere espulso, e pretendendo di avere rapporti sessuali con lui senza pagare. Gli investigatori hanno eseguito immediatamente gli accertamenti in collaborazione con l’amministrazione comunale trovando una serie di riscontri che hanno confermato quanto riportato dal viado. Visite, minacce e telefonate non erano dunque un caso isolato.

Il sindaco di Mazzano, Maurizio Franzoni, si è detto sconcertato dalla vicenda e confida nell’operato dei carabinieri e della magistratura: «Auspico che le indagini arrivino il più velocemente possibile alla conclusione, in modo che anche l’amministrazione possa prendere i dovuti provvedimenti nei confronti dell’agente». Il vigile quarantenne ora è in carcere a Canton Mombello, al momento non è stato sospeso ma gli è stata ritirata l’arma che aveva in dotazione.

*Scuola di giornalismo Luiss