Il gioco “Bunga Republic”: vince chi spende, corrompe e “fa più sesso”

Pubblicato il 21 Marzo 2012 - 09:21| Aggiornato il 3 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

La scatola del gioco

ROMA – Arriva “Bunga Republic”, il gioco elaborato dall’associazione culturale “Finestre Culturali”, formata in prevalenza da ragazzi toscani che ha voluto raffigurare “la nostra Italia della corruzione, della sopraffazione e del bunga bunga nei sotterranei di Villa Certosa ad Arcore (quella di Silvio Berlusconi) in un gioco da tavolo”.

Grazie a questo game che sarà presentato alla fiera dei giochi di Modena si può diventare “il politico più corrotto ed erotomane dello scenario italiano”.

Ogni giocatore, da 2 ad 11, ha un suo obiettivo, una personalità, un fine da raggiungere (stile Risiko), un capitale iniziale e due mazzi di carte da cui attingere i personaggi del gioco. C’è il politico, il ministro, la laureata in cerca di prima occupazione, la ragazza che vuole entrare al Grande Fratello: tutto ha un costo, e l’importante è circuire tutti ottenendo le prestazioni sessuali che più ci interessano.

“Nella mitica Repubblica del Bunga Bunga”, scrive la descrizione del gioco, “era consuetudine investire il denaro per pagare escort da offrire ad amici potenti; questi usavano contraccambiare il favore aiutando a conquistare delle cariche pubbliche che fruttavano fior di quattrini”.

“Vigeva inoltre la regola: Corrompere gli avversari è cortese, minacciarli, lecito. Ogni riferimento a fatti e persone esistenti (come il giornalista Bruto Vispa) è ovviamente puramente casuale”.