Camming con, raduno delle sexy camgirl a Miami Beach FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Agosto 2014 - 17:39 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un raduno per le sexy “camgirl”, le ragazze che offrono sesso in webcam, è stato organizzato a Miami Beach, in Florida. Una vera e propria convention, ribattezzata Camming con, durante il quale i fan hanno potuto incontrare le loro modelle e star del web. Il webcamming d’altronde non risente della crisi e supera anche la pornografia, con un giro d’affari di 1 miliardo di dollari l’anno.

Dagospia riporta le parolo di EJ Dickson su DailyDot.com:

“L’industria del porno tradizionale è in crisi, invece il webcamming è un business in crescita, con introiti da un miliardo di dollari l’anno. A differenza dei filmati porno pre-registrati, qui lo show è in tempo reale e non può essere piratato.

Gli utenti (circa 30 milioni al mese sui top sites) spendono centinaia di dollari ogni sera per chattare con modelle che non hanno mai visto dal vivo. L’obiettivo della convention tenutasi per tre giorni all’ “Eden Roc Hotel” di Miami Beach, era proprio scoprire cosa sarebbe successo nel passaggio dal virtuale al reale”.

Tra le star c’è Frankie Zee, 26 anni, bruna e nota nell’ambiente,

“che non ha mai visto l’oceano prima d’ora e ha guidato per chilometri da una piccola città dell’Iowa, in compagnia di sua madre. Dice che il “Camming” è l’industria adatta a persone con nevrosi, altrimenti non si spiega come mai lavorino 16 ore al giorno dalla loro stanza da letto”.

Tra le altre c’è Alexa Johnson:

“ha 28 anni e viene dal Minnesota, dove vive con sua figlia di tre anni. Ha studiato come cuoca e sogna di aprire un ristorante messicano, ma negli ultimi due anni è stata arruolata da “Playboy Live”. Non è felice di far parte dell’industria, lo fa solo per mantenere sua figlia. Mentre nella hall girano modelle in lingerie o vestite da conigliette, lei racconta: «Sono un maschiaccio, l’opposto di loro. Non mi trovo bella ma desidero una casa con giardino. Non vedo l’ora di diventare una vecchia signora e si occuparmi degli altri». E’ una mosca bianca, qui dentro”.

Sempre più giovani, sia donne che uomini, sono attratti dal webcammig:

“decidi tu gli orari e guadagni un sacco di soldi. Le loro motivazioni sono le più diverse. Nikki Night considera il “camming” uno strumento di crescita personale e sessuale. Racconta: «Durante il mio matrimonio, non avrei indossato nemmeno una maglia a maniche corte. Ora sento un’incredibile libertà. Prima, tutto quello che facevo andava male. Ora, tutto quello che faccio è “hot”! Si diventa star di internet».

Diana Hemingway, una escort trans, dominatrice e camgirl, aggiunge: «Non ho un capo lì a dirmi che valgo 14 dollari l’ora o anche meno. Lavoro quando voglio e guadagno più di quanto guadagnassi quando avevo un lavoro in azienda».

Casey, un ragazzo che si esibisce da solo o con la fidanzata, viene pagato 100 dollari per togliersi la maglietta e 200 per farsi fare un pompino. Niente male. La cosa che attrae di questo mestiere è che non c’è vera interazione coi clienti, nessun contatto fisico”.

 

La “Regina delle Camgirls” è Little Red Bunny, vincitrice del “2014 AVN Award for Favorite WebCam Girl”, che iniziò nel 2009 e oggi racconta:

“«Le ragazze si limitavano a sdraiarsi al letto, fissando il video, mentre qualcuno fissava loro. Era noiosissimo. allora mi sono inventata uno show artistico». Per almeno 12 ore al giorno danza, si muove, si sveste, fa contorsioni e numeri acrobatici alla “Cirque du Soleil”.