Cina divisa su sesso e moralità, il processo sulle orge di Nanchino dilaga sui media

Pubblicato il 30 Aprile 2010 - 16:18| Aggiornato il 4 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Il processo in corso contro 22 persone, tra cui professori universitari, imprenditori e politici per aver partecipato a delle orge a Nanchino ha scatenato in Cina un accesso dibattito su sesso e moralità. Cominciato come sempre sui blog meno ortodossi, il dibattito ha ora investito il grande pubblico.

Il China Daily, uno dei due quotidiani in inglese della Cina, ha dedicato un’ intera pagina alla vicenda. Il principale accusato, Ma Yaohai, 55 anni, professore all’ Università di Tecnologia di Nanchino, è stato l’ unico dei 22 imputati a difendersi aggressivamente, negando di aver commesso un reato. “Tanta gente lo fa, perchè tutta questa pubblicità su di me?” si chiede il professore nell’ intervista pubblicata dal China Daily.

“Non sono quel mostro drogato di sesso per il quale mi vogliono far passare…mi hanno accusato del crimine di “organizzazione di vaste attività promiscue”… un reato del quale non avevo mai sentito parlare”. Il professore ha parzialmente ragione. Il reato di “teppismo”, una definizione tanto larga da comprendere sia le orge sessuali che le “attività controrivoluzionarie”, è stato abolito nel 1997 per essere sostituito da una serie di regolamenti tra cui quello sulle “vaste attività promiscue”.

“E’ una legge medioevale – sostiene Li Yinhe, sociologa dell’ Accademia Cinese delle Scienze e promotrice della libertà sessuale – gli individui hanno il diritto di usare il loro corpo per tutte le attività che vogliono purchè non rechino danni ad altri… questo regolamento viola quel diritto”.

Negli ultimi tre decenni i costumi in Cina sono cambiati alla stessa velocità che ha visto la trasformazione del Paese da agricolo-comunista ad una moderna società post-industriale. Secondo il China Daily “mentre negli anni 60 e 70 la promiscuità tra ragazzi e ragazze era vista come immorale ora è normale vedere giovani coppie che si baciano nei campus delle Università”. La prostituzione è largamente praticata e le strade rigurgitano di sex shop che vendono materiale pornografico, preservativi, viagra prodotto localmente e attrezzi vari per le attività sadomasochistiche.

Su Internet si trovano con ricerche di pochi minuti gruppi che discutono di attività sessuali di tutti i tipi. Ed è proprio partendo da un “gruppo sociale” su Internet che il professor Ma ha cominciato la sua attività, fondando poi il suo gruppo, chiamato Coppie in Viaggio. “Ero depresso dopo il mio secondo divorzio – racconta – e le orge mi sono state utili per sottrarmi alla pressione che sentivo”.

“Il matrimonio – prosegue Ma buttandola sulla filosofia – è come l’ acqua: la devi bere. Lo scambio (di partner) è come un bicchiere di buon vino, lo bevi solo se ne hai voglia”. Il professore precisa che tutti i partecipanti alle orge erano adulti e che le attività si svolgevano o nella sua abitazione o in camere d’ albergo affittate appositamente.

Inoltre, sostiene, i cinesi dediti a queste attività sono “decine di migliaia”, almeno a giudicare dal numero dei siti web dedicati agli incontri sessuali. Nella difficile transizione della società cinese c’ è anche chi preferisce ancorarsi ad antiche certezze. Il sociologo Xue Fulin, insegnante all’ Università di Pechino, ha detto al China Daily di aver raccolto negli ultimi anni 152 citazioni di Karl Marx e Friedrich Engels relative ai problemi del sesso. “Essendo la base teorica del Partito Comunista Cinese, il marxismo ci può guidare in qualsiasi campo… la sessuologia non fa eccezione”, ha dichiarato.