Cina. Governo paga cambiamneto di sesso, ma nega matrimonio

Pubblicato il 10 Agosto 2010 - 10:36| Aggiornato il 4 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Michael Vidler

Sul certificato di nascita c’è scritto “maschio”, sulla carta d’identità “femmina”. Questo è il problema di un uomo che ad oggi è in tutto e per tutto una donna ma per la legge cinese potrebbe sposare solo un’altra donna. La bizzarra vicenda, secondo quanto riporta lo Shanghai Daily, è giunta nelle aule del tribunale di Hong Kong, che dovrà nei prossimi giorni pronunciarsi sull’argomento e prendere una decisione.

Protagonista un uomo che negli ultimi cinque anni si è sottoposto all’operazione e a tutti i trattamenti per il cambiamento di sesso, diventando donna. Nonostante questo tuttavia le è stato negato di sposare il suo partner di sesso maschile. ”Ormai è una donna a tutti gli effetti – ha spiegato il suo avvocato, Michael Vidler – e dovrebbe poter avere tutti i diritti che hanno le donne”.

Vidler ha anche aggiunto che le autorità sono perfettamente a conoscenza del cambiamento di sesso in quanto la terapia ormonale e l’operazione sono stati pagati dal governo. La donna inoltre ha una nuova carta di identità nella quale è scritto che è di sesso femminile. ”Ma quando lo scorso anno fece richiesta di sposarsi la sua domanda venne respinta – ha continuato a spiegare l’avvocato – in quanto sul certificato di nascita, che non si può cambiare, c’é scritto che è maschio”.

”Il governo sa bene che quella è una donna – spiega Sam Winter, professore dell’Università di Hong Kong – ma poiché il matrimonio tra persone dello stesso sesso è vietato, le autorità temono in questo modo di aprire implicitamente una porta verso il cambiamento, il paradosso però è che per legge lei potrebbe sposare un’altra donna, quindi alla fine una persona del suo stesso sesso”.