Corteo Cgil di Roma: “Contro l’articolo 8 la resistenza è un dovere”

Pubblicato il 6 Settembre 2011 - 12:15 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Quando le regole e le leggi si fanno ingiuste la resistenza è un dovere. Cancellare l’articolo 8”. E’ uno dei cartelli contro la manovra economica che campeggia nel corteo della Cgil. La manifestazione è scandita da musica e tamburi e procede intercalata da diversi interventi al megafono, soprattutto di ragazzi riuniti sotto la bandiera di ”giovani non più disposti a tutto”.

”Articolo 18, decentriamo Berlusconi”, recita un altro cartello portato in corteo. A sfilare per le vie della Capitale sono tutte le categorie della Cgil, dalla Funzione pubblica alla Fillea, fini ai taxi. ”Siamo scesi in piazza perché a Rebibbia – spiega Elfo Valentinetti della Polizia Penitenziaria – ci fanno fare straordinari su straordinari e poi non ci pagano, o ce li pagano a metà. I mezzi per trasportare i detenuti sono vetusti e la sicurezza è al minimo. Dei contratti ‘migliori’ per il comparto sicurezza promessi da Berlusconi non c’è neanche l’ombra e le previsioni di questa manovra sono ancora più oscure”

Gomito a gomito afilano nel corteo anche il segretario della Cgil Susanna Camusso e il leader del Pd Pierluigi Bersani. Insieme a loro anche l’ex segretario generale di Corso d’Italia, Guglielmo Epifani. Prima di riprendere a sfilare Camusso ha incontrato anche la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro e il leader di Sel, Nichi Vendola.

Le immagini (foto LaPresse):