Creò sito di “vendetta porno”: foto delle ex nude. Condannato a 18 anni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Aprile 2015 - 10:04 OLTRE 6 MESI FA
Creò sito di "vendetta porno": foto delle ex nude. Condannato a 18 anni

Kevin Bollaert

ROMA – Creò un sito per chiunque volesse una “vendetta porno”, ovvero mettere in rete le foto delle ex nude, senza il loro consenso, e pienamente riconoscibili. Per questo motivo un americano, Kevin Bollaert, è stato condannato a 18 anni.

Il sito si chiamava ugotposted.com, ora chiuso, e raccoglieva la bellezza di 10mila foto. La legislazione americana, su temi come lo stalking e la privacy, è molto severa. Racconta Valerio Cattano sul Fatto Quotidiano:

Bollaert, arrestato nel mese di febbraio, era gestore del sito ugotposted.com   che aveva lanciato nel dicembre 2012: sullo spazio web era possibile pubblicare foto di ragazze senza veli, senza il loro permesso.

Una specie di vendetta da parte degli ex fidanzati o mariti respinti. Nello stesso tempo, Bollaert aveva aperto un secondo sito, changemyre  putation.com  , che dietro il pagamento di cifre che raggiungevano i 350 euro, prometteva di rimuovere le foto imbarazzanti esposte senza ritegno. Secondo l’accusa, accogliendo le richieste di rimozione delle foto dietro pagamento, Bollaert aveva guadagnato 30 mila dollari. La difesa del giovane californiano ha obiettato che il suo cliente non ha fatto altro che copiare siti di porno revenge, già esistenti.

QUESTA INTERPRETAZIONE non è stata accolta: al contrario di quei siti dove vengono pubblicate foto di ex fidanzate in lingerie senza però alcun elemento per identificarle, nel sito di Bollaert accanto alle immagini c’erano nomi e cognomi, con l’opzione del profilo facebook e persino del numero di telefono. Insomma, una vendetta porno che non lasciava scampo alla vittima. Le conseguenze delle pubblicazioni sono state pesanti: molte donne, fra cui insegnanti e professioniste, hanno perso il lavoro, hanno avuto compromessi i rapporti sociali, ed in un caso c’è stato persino un tentato suicidio.