Don Maks Suard si impicca in canonica a Santa Croce. Diocesi: “Ammise pedofilia su ragazzina”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Ottobre 2014 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA
Don Maks Suard suicida a Santa Croce. Diocesi: "Ammise pedofilia su ragazzina"

Don Maks Suard suicida a Santa Croce. Diocesi: “Ammise pedofilia su ragazzina”

TRIESTE – Ha ammesso atti di pedofilia con una ragazzina di 13 anni e stava per essere rimosso dalla parrocchia di Santa Croce. Don Maks Suard, 48 anni, invece si è tolto la vita martedì 28 ottobre, impiccandosi proprio nella canonica di Santa Croce. A trovare il corpo è stato monsignor Giampalo Crepaldi, arcivescovo di Trieste.

Elisabetta Batic sul Gazzettino scrive:

“Sono le condizioni di mons. Giampaolo Crepaldi, l’arcivescovo di Trieste, dopo il ritrovamento del corpo senza vita del parroco. Don Suard – originario di San Giovanni – era parroco dal 1995 ed era già stato in servizio in molte chiese della zona di San Dorligo. Impegnato con i boy scout insegnava religione in molte scuole del triestino”.

Ma Don Maks stava per essere rimosso e aveva ammesso di aver abusato di una ragazzina di 13 anni. in un comunicato della Diocesi di Trieste pubblicato dal Gazzettino si legge:

“«Con l’animo pieno di dolore e di sgomento, questa Curia diocesana comunica la morte per suicidio del sacerdote Maks Suard. Il Vescovo, venuto a conoscenza il 23 di ottobre di fatti gravi successi molti anni fa che coinvolgevano una ragazzina di 13 anni, sabato 25 ottobre aveva chiamato don Maks per le dovute comunicazioni.

In quella circostanza il sacerdote aveva ammesso le sue responsabilità che implicano come primo atto, per legge canonica, la sua rimozione da ogni incarico pastorale e l’invio del dossier alla Santa Sede quale organo competente per questo genere di delitti. Nella circostanza, il sacerdote, con umiltà e serenità di spirito, aveva chiesto due giorni per preparare una lettera di dimissioni e una memoria scritta in cui chiedere perdono a Dio, alla Chiesa e alla ragazzina per il male commesso.

L’incontro fissato era per quest’oggi nel pomeriggio (28 ottobre, ndr). Il Vescovo mons. Crepaldi, dopo aver avvisato alle 16, don Maks del suo arrivo, giunto verso le 16.30 circa nel luogo, alle sue ripetute telefonate, in quanto la porta della canonica risultava essere chiusa, non riceveva alcuna risposta. Chiamato il sacrestano, che gli ha aperto la porta della canonica, con lo stesso rinveniva il corpo privo di vita del sacerdote.

Di seguito sono pervenute le forze di polizia e investigative che, con professionalità e delicatezza, hanno svolto la loro opera. La vicenda del sacerdote avrebbe dovuto seguire il suo iter canonico e giudiziario che forse gli avrebbe consentito nel tempo un auspicabile recupero umano e cristiano nel rispetto delle leggi. Questa Curia, affranta per i risvolti drammatici e inattesi della vicenda, affida l’anima del sacerdote alla preghiera dei buoni e alla misericordia del Padre celeste»”.