Droga: Serena Grandi risarcita con 60 mila euro per ingiusta detenzione

Pubblicato il 3 Giugno 2011 - 18:18| Aggiornato il 6 Giugno 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Serena Grandi ricevera’ dallo Stato 60 mila euro per l’ingiusta detenzione, ai domiciliari, patita tra il novembre 2003 e l’aprile 2004, nell’ambito di un’inchiesta su un traffico di droga che aveva coinvolto anche vip. Lo ha deciso la quarta sezione penale della corte di appello di appello di Roma presieduta da Gian Paolo Fiorioli.

A conclusione delle indagini, durate sei anni, la magistratura romana archivio’ l’accusa di detenzione di alcuni grammi di cocaina ai fini di spaccio ipotizzata nei confronti dell’attrice. Da qui l’istanza di riparazione, con richiesta di 500 mila euro, presentata dall’ avvocato Valerio Spigarelli, legale di Serena Grandi. Nell’atto era stato evidenziato come la ”detenzione ai domiciliari avesse prodotto nell’attrice danni morali e materiali ingenti”.

Tra questi ”danni psicofisici, costituiti da uno scompenso ormonale di rilevante gravita’ e da uno stato di depressione acuta; danni conseguenti alla lesione dell’immagine della rispettabilita’ sociale; inoltre danni sul piano professionale, con riferimento particolare al mancato perfezionamento di numerose trattative in corso tramite l’agente Lele Mora, tra cui quella relativa alla partecipazione all’Isola dei famosi”’.

Per i giudici d’appello ”appaiono rilevanti i danni morali conseguenti all’ingiusta detenzione, avuto soprattutto riguardo alla assoluta incensuratezza di Serena Grandi e alla gravita’ delle accuse e altrettanto rilevanti i danni conseguiti alla lesione dell’immagine e della rispettabilita’ sociale, anche per la notorieta’ acquisita dalla vicenda finita sugli organi di informazione”.