Sanremo, Festival dei talent e delle donne: vince Emma, pupilla di Maria

Pubblicato il 19 Febbraio 2012 - 09:04 OLTRE 6 MESI FA

SANREMO – Sessantaduesimo Festival di Sanremo al femminile e ancora una volta all'”ombra” di Mari De Filippi: ha vinto Emma come da previsioni, una ex concorrente di ‘Amici di Maria’, dietro di lei Noemi ed Arisa. A completare il quadro tutto femminile una Ivana Mrazova in grande “spolvero” che ha scoperto le sue curve con un vestito che lasciava poco all’immaginazione.

Emma è la terza ex di Amici ad aggiudicarsi la gara canora all’Ariston dopo Marco Carta tre anni fa e Valerio Scanu nel 2010. L’affermazione di Vecchioni dell’anno scorso e’ stata una sorpresa, quasi un’anomalia rispetto al meccanismo del televoto, che garantisce i voti alla popolarita’ e al pubblico piu’ motivato, dunque quello dei talent, gia’ abituati a votare i loro beniamini. Da non dimenticare che Alessandro Casillo proviene da Io canto, dunque anche lui e’ arrivato al festival con un tesoretto personale di popolarita’.

Un podio al femminile e tutto di ispirazione talent: Emma è la ex star di Amici, Noemi ha cominciato a X Factor e Arisa è stata uno dei giudici dell’edizione di quest’anno. Si può dire che ancora una volta è la popolarità il fattore determinante, perché Noemi ha ormai una carriera lontana dal talent ed è entrata nei tre finalisti grazie alla golden share esercitata dalla sala stampa.

Inevitabilmente l’attenzione della cronaca è andata tutta su Adriano Celentano, più che sulle canzoni. Il ‘Molleggiato’ ha rispettato i tempi ma non ha mollato il colpo su quanto detto martedi’. E’ entrato cantando 13 Women. ”La corporazione dei media si è coalizzata contro di me, neanche avessi fatto un attentato allo Stato – ha detto – Quando parlo di chiusura di Famiglia Cristiana e di Avvenire dico ‘andrebbero chiuse’, non significa esercitare una forma di censura”.

”Non ho il potere di chiudere un giornale, mentre qualcuno non ha esitato a chiudere qualcosa”. Poi Celentano, sul quale sono piovuti anche fischi, si è addentrato in un’analisi più di tipo religioso, ”Ma io – ha insistito – sono venuto qui a fare quattro chiacchiere con quei 16 milioni di persone che hanno visto festival di Morandi, per parlare del significato della vita, della morte, soprattutto di quello che viene dopo, della straripante fortuna che tutti abbiamo avuto per essere nati e dunque divertirci a fantasticare su dove e come sarà il paradiso”, poi ha cantato La Cumbia di chi cambia di Lorenzo Jovanotti e Ti penso e cambia il mondo insieme a Gianni Morandi, suo amico da 46 anni e commosso alle lacrime.

Nell’ultima serata Rocco Papaleo, la spalla diventata protagonista, si è tolto la soddisfazione di cantare la canzone scartata l’anno scorso, Come vivere. Lo spazio comico è stato riempito dal ritorno di Luca e Paolo, che truccati da clown hanno rivolto una preghiera al Signore dei comici e dei clown, in cui hanno ironizzato sulle polemiche suscitate dal linguaggio usato nella prima serata con un riferimento al direttore generale della Rai Lorenza Lei, e da Giuppi Cucciari, divertente e molto sicura con il suo stile personale è diventata una protagonista della serata con battute su Sanremo (”Mazza, Mazzi e il Mazzo che vi ha fatto il Vaticano”), un ironico appello a chiudere Playboy (”quelle donne esistono solo a Sanremo o qualche volta a Studio Aperto”) anche sul direttore artistico dimissionario Gianmarco Mazzi ma non ha dimenticato di rivolgere un appello per la cooperatrice italiana in mano ai rapitori da 120 giorni.

E’ tornato anche Alessandro Casillo, vincitore del girone Giovani che ha riproposto “E’ vero”. Il premio della critica è andato invece a Samuele Bersani per “Un pallone”. A rappresentare il rock internazionale, i “Cranberries”, da poco riformati: hanno cantato Zombie, il pezzo che li ha resi famosi.

Si è chiusa così un’edizione travagliata, segnata dalla presenza di Celentano e dalle polemiche suscitate da lui e dal linguaggio di Luca e Paolo, dal torcicollo di Ivana Mrazova e dalla ”farfalla” di Belen stasera in gara con il nude look della Ivanka, dal garbato umorismo di Rocco Papaleo, dalle dimissioni di Gianmarco Mazzi, direttore artistico del festival per sette anni.

(Foto LaPresse)