Giochi. Facebook dimentica campi e fattorie per sesso, schiavitù e tratta di esseri umani
ROMA – Dopo campi e fattorie Facebook sbarca nella galassia dei giochi esplorando mondi decisamente più impegnati come sesso, schiavitù e tratta di esseri umani, secondo quanto racconta Brian Crescente sul sito Kotaku.
Il popolare social network ha deciso impegnarsi on line passando a temi più impegnati come la politica, la violenza sulle donne, i diritti civili. Si pone anche un interrogativo: che futuro avrebbe l’America spogliata delle libertà civili.
I personaggi sono quelli già noti agli appassionati di serie tv del calibro di Lost, Alias e 24. Il gioco si cala nei panni di un agente del Council on American Heritage fra 38 anni e disegna un Paese ossessionato dalla lotta contro la malattia e la volontà di non rinunciare a qualche libertà civile per avere invece più sicurezza e meno diritti umani.
Il meccanismo con cui si sviluppa è quello delle missioni: nella prima per esempio i giocatori sono a caccia di un uomo che ha saltato una quarantena sanitaria imposta, mettendo potenzialmente il paese al rischio di epidemia. Andando avanti spuntano nuovi elementi e proprio come in un puzzle disordinato vanno messi tutti i tasselli al loro posto, scoprendo password segrete o rintracciando testimoni.
Tra le persone che hanno sostenuto questo nuovo progetto ci sono i nomi di divi come Harold Perrineau (LOST), Victor Garber (Alias), Cherry Jones (24).