India: 12enne stuprata, strangolata e decapitata da fratelli e zio. Avvocati si rifiutano di difenderli

di Caterina Galloni
Pubblicato il 21 Marzo 2019 - 06:31 OLTRE 6 MESI FA
India: 12enne stuprata, strangolata e decapitata da fratelli e zio. Avvocati si rifiutano di difenderli

India: 12enne stuprata, strangolata e decapitata da fratelli e zio. Avvocati si rifiutano di difenderli

NEW DELHI – In India sono stati arrestati due dei tre fratelli che hanno stuprato, strangolato e decapitato la sorella 12enne, in manette anche lo zio, 40 anni, che aveva partecipato alle violenze e all’omicidio. Il fratello maggiore è ancora latitante. La bambina era stata dichiarata scomparsa il 13 marzo e poi ritrovata senza vita il giorno successivo. Il suo corpo smembrato era stato abbandonato in un campo agricolo del villaggio di Berkhedi del distretto di Sagar, nel Madhya Pradesh, India Centrale.

La polizia scioccata sostiene che la morte ha sollevato enorme indignazione al punto che gli avvocati rifiutano di difendere gli imputati. Inizialmente lo zio aveva cercato di addossare la responsabilità a una famiglia rivale ma la polizia ha notato delle discrepanze nei racconti e si è resa inoltre conto che il fratello maggiore era scomparso, il che è stato considerato un consistente indizio. 

“I tre fratelli e lo zio erano coinvolti nello stupro della ragazzina e quando ha minacciato di denunciarli alla polizia, l’hanno strangolata, decapitata e abbandonato il corpo”, ha detto Amit Sanghi, sovrintendente della polizia e aggiunto che l’autopsia ha confermato lo stupro di gruppo, la 12enne è stata costretta a “sesso contro natura”.

Questo della 12enne è l’ultimo in ordine di tempo di una serie di raccapriccianti episodi di aggressioni sessuali su minori. Nel 2016 sono stati segnalati più di 36.000 casi. Nel 2014,  un comitato delle Nazioni Unite per i diritti dell’infanzia ha affermato che in India su tre vittime di stupro una era minorenne. Quasi la metà dei molestatori è nota alle vittime.

Le aggressioni sessuali continuano ad essere numerose nonostante una revisione delle leggi in seguito a uno stupro di gruppo in cui una studentessa di Delhi nel 2012 ha perso la vita. L’omicidio aveva sollevato proteste di massa in cui chiedevano un inasprimento della legge.

Fonte: Daily Mail