“Lady Pantera”, trans. Il fisco: “Ci devi 135mila euro”

Pubblicato il 28 Aprile 2014 - 15:01 OLTRE 6 MESI FA

Prostituzione a MilanoROMA – All’anagrafe è Chris Molinari. Sul lavoro è “Lady Pantera”. Per l’Agenzia delle Entrate è un contribuente che deve aprire il portafogli e pagare 135mila euro.

C’è un piccolo problema. Lady Pantera è un transessuale che, fino all’anno scorso, i suoi soldi li ha raccolti con prestazioni sessuali a pagamento. E oggi in Italia, la prostituzione come lavoro non è riconosciuto. Come riscuotere?

L’Agenzia delle Entrate, racconta il Corriere della Sera, non ha dubbi. Quei soldi (135mila euro solo per il 2007) sono dovuti:

Per diventare un contribuente in regola con la legge, Molinari, nato in Brasile da genitori italiani, dovrà prima di tutto sborsare 135 mila euro riguardanti l’anno 2007. Poi una volta saldata questa prima tranche, potrà sedere al tavolo con i riscossori e trovare un modo per pagare anche gli anni 2008, 2009, 2010, 2011e 2012. Nella lista non compare il 2013 perché dal gennaio di un anno fa Molinari – «prima ho avuto quarantamila uomini tra giornalisti, sportivi, attori e gente comune», rivela – fa da badante a una signora, come dice Chris in un interrogatorio ai finanziari.

A spingere il Fisco a bussare alla porta di «lady Pantera» sono state ragioni materiali. Come scrivono i finanzieri nel provvedimento, «il fisco non si ferma a considerare l’immoralità di una condotta produttiva di un reddito in senso tecnico: fiscus non erubescit, dice un antico broccardo romano». Inoltre, aggiungono le Fiamme gialle, in altri paesi la prostituzione è assoggettata a tassazione. «Quando questa attività viene esercita in forma autonoma deve essere assoggettata all’Iva».

L’avvocato di Lady Pantera la pensa diversamente: “La prostituzione non è un contratto regolato dalla legge”