Lapo Elkann, paparazzo: “Video hard valeva 350mila euro”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Ottobre 2015 - 15:39 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Il video hard di Lapo Elkann valeva almeno 350mila euro. A dirlo è Fabrizio “Bicio” Pensa, il paparazzo che ha risposto alle domande del pm Giancarla Serafini durante il processo che si svolge a Milano per tentata estorsione ai danni di Elkann. La vicenda inizia quando Lapo denuncia di essere stato ricattato da Bicio e da Giovanni Bellavista, che sono gli indagati nel processo in corso a Milano. Bellavista, insieme al fratello Enrico e il padre Renato, sono già stati condannati con rito abbreviato a pene comprese tra 2 anni e 8 mesi e 4 anni di reclusione.

Il Messaggero riporta le parole del paparazzo in tribunale, in cui sostiene di non aver fatto nessuna estorsione ma di aver cercato di portare avanti una “transazione lecita”:

“Faccio il fotografo e se mi trovo tra le mani un servizio faccio le mie valutazioni: quel video avrebbero potuto venderlo al prezzo di 350 mila euro. Non ho fatto nessuna estorsione, ma ho cercato di portare avanti una transazione lecita”.

Pensa spiega di aver fatto da mediatore, dopo che i Bellavista avevano già ottenuto 30mila euro da Lapo e volevano altri soldi:

 

“Ho preso contatti con Signorini e in seguito Lapo mi ha contattato chiedendo di non pubblicare il video. Ho cercato di mediare andando incontro a Lapo e abbassando il prezzo, e ho anche ricevuto delle minacce da parte dei Bellavista”. Si sarebbero quindi accordati sulla somma di 90mila euro, e il paparazzo avrebbe dovuto intascare il 10%. Enrico Bellavista, cameriere di 31 anni, è stato però arrestato lo scorso dicembre dai carabinieri mentre nella stanza di un hotel a Milano intascava i 90mila euro da un collaboratore di Lapo Elkann. Si trattava, in realtà, di una trappola organizzata dagli investigatori. L’inchiesta, in seguito, ha portato anche all’arresto di Giovanni Bellavista e del fotografo 42enne. “Avevo avuto degli attriti con Lapo ma non avevo motivi di astio – ha sottolineato Pensa – il mio obiettivo era quello di aiutarlo e recuperare il rapporto con lui, ottenendo qualcosa per me senza commettere nulla di illecito”.

(Foto LaPresse)