Legambiente, il Guinness dei cartelloni abusivi più mostruosi di Roma

Pubblicato il 23 Dicembre 2011 - 00:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I volontari di Legambiente Lazio, la mattina del 22 dicembre hanno compiuto un blitz per chiedere la demolizione dell’impianto pubblicitario fuorilegge più grande di Roma tra quelli installati a terra: quello che da anni si trova a piazza del Lavoro all’Eur.

Non essendo possibile oscurare fisicamente il maxi cartellone abusivo – delle dimensioni di circa 20 metri per 8 – i volontari si sono arrampicati sul ponteggio e hanno esposto uno striscione con la scritta “Abbattiamolo”. “La nostra lotta contro i cartelloni abusivi andrà avanti con nuovi blitz di oscuramento per restituire quel decoro che a Roma manca ormai da anni –dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Dopo il nostro blitz a Via Salaria di qualche giorno fa non è successo nulla, il cartellone abusivo sta là in bella mostra. Il Campidoglio deve intervenire con i fatti, non con le chiacchiere, ordini la demolizione immediata degli enormi impianti abusivi che da anni denunciano comitati e associazioni”.

In occasione del blitz, Legambiente ha presentato un primo e inedito dossier-censimento degli impianti pubblicitari più grandi presenti in città, intitolato “Guinness dei cartelloni più mostruosi di Roma””: il maxi cartellone di piazza del Lavoro conquista la prima posizione, con una superficie totale di circa 160 metri quadrati; presente in loco da moltissimi anni, è costituito da un’imponente impalcatura ponteggio con grandi tiranti e palo con fari per l’illuminazione notturna. A seguire, si classificano un impianto pubblicitario in viale dell’Oceano Pacifico (120 metri quadrati); un impianto localizzato tra via C. Colombo e via Pontina (80 metri quadrati); e ancora, altri cartelloni abusivi del Municipio XII si trovano in via del Cappellaccio (72 metri quadrati), sul Viadotto della Magliana (54 metri quadrati), in viale di Val Fiorita (36 metri quadrati), via Laurentina (32 metri quadrati), via C. Colombo (32 metri quadrati).

“Il Regolamento, modificato dall’attuale Consiglio comunale nel 2009, vieta tutti gli impianti e i mezzi la cui superficie espositiva facciale superi i 12 metri quadrati –spiega Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Quello di Piazza del Lavoro ha una superficie dieci volte più grande, un vero e proprio ecomostro pubblicitario. Ci chiediamo allora come sia possibile che in tanti anni chi doveva individuare e rimuovere i maxi cartelloni abusivi che spuntano un po’ ovunque a Roma non li abbia nemmeno visti. È grave infine il fatto che, nonostante siano scattate in alcuni casi le sanzioni, questi impianti monstre continuano ad ospitare nuove campagne pubblicitarie”.

A seguire lo striscione esposto da Legambiente a piazza del Lavoro all’Eur: