Lis Smith: licenziata da Bill De Blasio la sexy portavoce, innamorata di Spitzer

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Gennaio 2014 - 19:02| Aggiornato il 3 Gennaio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Lis Smith: licenziata da Bill De Blasio la sexy portavoce, innamorata di Spitzer

Lis Smith insieme ad Eliot Spitzer in prima pagina sul New York Post

NEW YORK, 02 GEN – Bill De Blasio licenzia Lis Smith. Nel suo Day One De Blasio perde un pezzo e licenzia la portavoce innamorata: il nuovo sindaco di New York non ha portato a City Hall la sensuale Lis Smith, 31enne maga delle comunicazioni di cui nei giorni scorsi i tabloid newyorchesi avevano messo in piazza una relazione sentimentale con Eliot Spitzer, ex governatore dello stato di New York noto alle cronache come il “cliente numero nove” di una squillo di lusso in uno scandalo di escort che nel 2008 lo costrinse alle dimissioni.

Lis, che l’anno scorso aveva aiutato De Blasio in una clamorosa rimonta durante la campagna elettorale, tornerà a lavorare con l’associazione dei governatori democratici e il governatore dl Maryland Martin O’Malley, riporta oggi il New York Post lasciando intendere che la giustificazione ufficiale è solo di facciata:

“La Smith è scomparsa dallo staff di de Blasio dopo che questo giornale ha pubblicato foto esclusive del governatore che entrava e usciva dal suo appartamento di Soho”.

L’ultimo giorno di lavoro della Smith è stato dunque mercoledì, alla vigilia della cerimonia dell’insediamento del suo boss. “Ma era tutto in programma da tempo: il contratto di Lis era solo per la campagna elettorale“, hanno insistito fonti vicine al nuovo sindaco con lo stesso New York Post.

Che a quanto pare però non ha mangiato la foglia: come spiegare – si chiede il tabloid – che, dopo la pubblicazione delle foto (con tanto di titoloni in prima pagina carichi di doppi sensi) Lis sia sparita dallo staff, ufficialmente in vacanza?

Intanto, ad appesantire il pasticcio, si è aggiunto il fatto che Spitzer, rimasto con la moglie Silda dopo lo scandalo delle squillo, ha annunciato di voler divorziare: una decisione presa apparentemente di comune accordo con la donna che cinque anni fa aveva resistito all’umiliazione pubblica della confessione delle debolezze sessuali del marito.