Lulu dove Sex and the City sposa Facebook: il “google” delle donne sui maschi

di Riccardo Galli
Pubblicato il 25 Novembre 2013 - 15:40| Aggiornato il 10 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA
Home page di Lulù

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NEW YORK – Abilità in cucina, dolcezza, aspetto fisico, amore per i bambini… Sono solo alcune delle “materie” in cui i maschietti di mezzo mondo saranno giudicati e grazie alle quali avranno un voto finale che va da 1 a 10. Le esaminatrici saranno le maggiori esperte del settore, cioè le donne che con gli uomini in questione hanno e hanno avuto a che fare. Un network in grado di fornire delle “referenze”, positive ma anche negative, sui maschi che si ha in animo di frequentare. E’ l’idea che è alla base del sito lulu.com, un mix di social network e di confidenze femminili creato da Alexandra Chong che sta spopolando negli Stati Uniti.

“Sex and the City marries Facebook”, “Sex and the city sposa facebook”, descrive così la rivista Cosmopolitan l’ultima creatura di successo della rete: il sito www.company.onlulu.com. Una sorta di ambiente virtuale, di salotto 2.0 in cui le donne possono scambiarsi confidenze in tema di uomini soppesandone pregi e difetti e, così facendo, inevitabilmente promuovendone alcuni e bocciandone altri.

E proprio questa è l’idea di base che ha spinto la Chong, ex tennista, a creare il sito. Racconta il New York Times che Lulu è “nata” durante un pranzo in compagnia di alcune amiche.

“Abbiamo condiviso le nostre storie sugli uomini – racconta la Chang -, tipo di relazioni e sesso compresi. Le parole correvano veloci tra noi. Ci sono state lacrime e risate ed abbiamo concluso che per noi donne ci vorrebbe un Guygle, in sostanza un google in grado di fare ricerche non su internet, ma all’interno della comunità maschile”.

E se, almeno per ora, accedere ai “database” di ogni singolo maschio non è tecnicamente possibile, li si può però “censire” in rete e creare una pagella di presentazione. Dalle parole ai bit il passo è stato breve e veloce e così la Chang ha lanciato la sua app. Un sito in cui tutte le donne possono “recensire”, anzi dare voti, agli uomini. Dai fidanzati agli ex, dagli amici ai parenti. Cioè a qualsiasi uomo di cui si abbia una qualche conoscenza. Il tutto per creare una sorta di scheda di valutazione ”dell’usato” accessibile a tutte le donne che a quel dato uomo, come amiche o come partner, si stanno avvicinando.

“Quando cerchi un uomo – spiega la Chang -, non ti importa per chi vota e che faceva da ragazzo. Ti chiedi se si comporta bene e se è dolce”. Ed infatti nell’app le voci a cui dare un voto non sono solo quelle che riguardano il sesso. Spazio anche a questo tema che, in una relazione, non è assolutamente secondario, ma non solo.

Ogni materia, come Twitter insegna, è preceduto da un cancelletto (#), ad esempio #cucina o #sesso. E qui la fantasia femminile, e l’occhio critico delle donne, possono spaziare in lungo e in largo: dalla cucina alle pulizie, dai gusti cinematografici alla dolcezza, dal romanticismo al rapporto con la mamma. Tutto passa sotto il giudizio delle donne che con “l’esaminato” hanno avuto a che fare.

Non solo e non tanto come critica, o meglio come critica ma anche nel senso costruttivo del termine. L’idea di fondo non è quindi quella di denigrare o deridere gli ex partner, ovviamente la componente vendicativa nei confronti degli ex esiste, ma l’idea è quella più di fare delle recensioni appunto. Creare delle schede che le donne possano consultare quando incontrano uno sconosciuto in modo da sapere prima se hanno a che fare con un maniaco sessuale o con un esperto di torte.

Anche i maschietti possono in ogni caso dire la loro su Lulu, anche se saranno comunque identificati visto che il sito “certifica” e riconosce le identità attraverso facebook. I commenti maschili appaiono, grazie a questo sistema, colorati di azzurro e sono quindi riconoscibili. Per chi poi volesse mantenere un minimo di privacy la cosa è abbastanza semplice, basta infatti un click per cancellare tutto quello che è stato scritto sul proprio conto.