Lupi, cos’è onore? “Non me ne frega un cazzo possono venirmi a fare una pompa”

Pubblicato il 19 Marzo 2015 - 12:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Sono l’onorevole Maurizio Lupi, tuo amico fraterno. Così si registra meglio. Non me ne frega un cazzo, possono anche venirmi a fare una pompa”.

Così parlava Maurizio Lupi, quando ancora non era ministro ma già era gonfiato dalla convinzione della superiorità della politica non come ruolo e responsabilità ma come impunità.

Lupi finisce intercettato in una inchiesta della Procura della Repubblica di Bari sul mondo della cooperazione conclusasi con decine di condanne tra cui quella dell’ex ministro Raffaele Fitto. Carlo Bonini su Repubblica rievoca:

“Ebbene, proprio in quell’inchiesta barese, il nome e la voce di Lupi, allora ancora un comprimario della vita politica italiana, affaccia di continuo. Come in una telefonata con Dario Maniglia, manager della cooperativa “Fiorita” (poi arrestato e condannato), in cui il futuro ministro dà già prova di una qualche disinvoltura: «Sono l’onorevole Maurizio Lupi, tuo amico fraterno. Così si registra meglio. Non me ne frega un cazzo, possono anche venirmi a fare una pompa»”.