Genova travolta dall’alluvione: morte 4 donne e 3 bambini

Pubblicato il 4 Novembre 2011 - 21:05 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA –  Due bambine e la loro madre morte annegate mentre cercavano riparo in uno scantinato. Una donna rimasta schiacciata dalle auto travolte dall’acqua. Altre due donne hanno perso la vita sommerse da fango e acqua. Ancora un bambino morto. Sette morti e un disperso, per una tragedia che al momento è in larga parte femminile. E’ il provvisorio e drammatico bilancio del nuovo violento nubifragio che si è abbattuto su Genova.

La mamma delle due bambine morte, di uno e otto anni, si chiamava Djala Shpresa, di origine albanese, 28 anni. La donna era in auto insieme al marito e ai loro bambini. L’uomo è sceso per prendere alcuni attrezzi quando l’auto è stata centrata dall’acqua. La donna ha cercato inutilmente rifugio nel portone di un palazzo.

La città è allagata dalla pioggia e dai torrenti esondati (il video). Auto travolte per le strade, blackout, famiglie sui tetti delle case. Il cielo è scuro come se fosse sera. La pioggia non accenna a fermarsi. La protezione civile ha chiesto ai cittadini di salire ai piani alti delle case. I vigili del fuoco sono intervenuti con gommoni e sommozzatori per evacuare alcune persone da negozi e magazzini del pianterreno. L’acqua ha strappato anche una conduttura del gas interrata. Trenta persone sono intrappolate in un capannone di una società alimentare nella zona di Molassana, vicino ai campi del Ligorna in via Soliman. La stessa zona, sull’altro versante, è minacciata da una frana.

In alcune zone del capoluogo ligure è mancata la luce. Il blackout è durato diversi minuti. A centinaia i negozi inondati dall'acqua, a decine gli interventi dei vigili del fuoco per soccorrere persone in difficoltà.
Sabato a Genova rimarranno chiuse le scuole di ogni ordine.

L’emergenza maltempo sta creando disagi anche all’aeroporto di Genova. Quattro voli sono stati infatti dirottati su altri scali a causa delle forti raffiche di vento. Si tratta del volo proveniente da Roma, il cui atterraggio era previsto alle 10.40, che è stato dirottato su Pisa, del Monaco delle 11.20 dirottato a Torino, del Parigi delle 11.50 dirottato a Malpensa, e del Barcellona delle 13, anch’esso dirottato a Malpensa.

Nello spezzino sono stati evacuati parzialmente Borghetto Vara, Vernazza, Monterosso, Burgnato. La Val di Vara si è preparata al peggio, dopo la piena del fiume lo scorso 25 ottobre. Le scuole liguri resteranno chiuse oggi e domani.

Il fronte franoso caduto a Padivarma nel comune di Beverino (La Spezia) che ha interrotto l’Aurelia ha ricominciato a muoversi. Le piogge di stanotte e stamani mattina cadute in Val di Vara hanno provocato un ulteriore movimento verso il fiume degli oltre 50 mila metri cubi di terra e detriti che compongono la frana.

Le forti piogge stanno creando molti disagi lungo la linea ferroviaria costiera nel Genovese. A causa di allagamenti nella stazione di Genova Brignole si registrano malfunzionamenti e guasti ai sistemi elettrici che provocano rallentamenti a molti treni. Le ferrovie informano che diversi convogli hanno ritardi fino a 50 minuti. Il regionale da Sestri levante, atteso a Brignole alle 10.55 è arrivato in banchina alle 12 e non prosegue per Principe. Le piattaforme sono affollate da viaggiatori in attesa di capire come muoversi. Le scale mobili sono temporaneamente bloccate. Nel sottopasso principale della stazione entra acqua dal soffitto.

L’allerta maltempo riguarda anche il Piemonte, con la previsione di allagamenti, piene fluviali e frane. Da ieri piove su quasi tutta la regione. La fase acuta, secondo quanto ha fatto sapere l’Arpa (Agenzia regionale di protezione ambientale) dovrebbe arrivare durare fino a domenica.

Le prime zone colpite dai fenomeni più intensi saranno quelle a ridosso degli Appennini e il basso Alessandrino. Nel Verbano, alto Vercellese e Biellese precipitazioni molto forti dal pomeriggio, con valori superiori ai 100 mm di pioggia in 24 ore. La quota neve sarà inizialmente intorno ai 2000 metri e si porterà rapidamente a 2.300.

Sabato il maltempo si estenderà probabilmente a tutta le regione, in particolare sul Canavese, le valli di Lanzo e il Pinerolese. La quota delle nevicate sarà intorno ai 2.400 metri per tutta la giornata di sabato. I fiumi sotto osservazione per il rischio esondazione sono il Tanaro, il Bormida, lo Scrivia, ma anche il Po e i suoi affluenti Pellice e Ticino.

Autostrade per l’Italia sconsiglia di mettersi in viaggio verso la Liguria e, in particolare verso Genova. Intanto è stato riaperto, intorno alle 14:50 il tratto dell’ A12 Genova-Sestri Levante compreso tra l’allacciamento con l’A7 e Genova Nervi in entrambe le direzioni. Era stato chiuso per allagamenti a causa delle forti precipitazioni che stanno interessando il Nord-Ovest del Paese. Inoltre, sempre nell’area genovese, si segnala la chiusura in A7 della stazione di Ronco Scrivia, sia in entrata sia in uscita verso Milano e in A12 della stazione di Genova Est in uscita in entrambe le direzioni.

Meno critica apparirebbe al momento al situazione in Lunigiana. Il sindaco di Aulla Roberto Simoncini ha partecipato alla riunione con il governatore della Toscana Enrico Rossi e del responsabile della Protezione civile regionale Maria Saregentini. Nessuna evacuazione prevista. Questa volta i nubifragi si concentreranno al nord.

In Valle d’Aosta il livello di criticità idrogeologica e idraulica è salito da ‘ordinario’ a ‘moderato’ per oggi pomeriggio e domani (ad eccezione della zona del Monte Bianco dove resta ‘ordinario’). Lo ha dichiarato all’ANSA Sara Ratto, responsabile del Centro funzionale regionale dell’assessorato alle opere pubbliche.  ”Gli scenari ipotizzati – ha spiegato – prevedono per oggi frane sparse e per domani altri smottamenti ma anche problemi sui piccoli bacini e sui torrenti. Nella notte tra sabato e domenica sono possibili problemi di natura idraulica, con esondazioni nei prati della media e bassa valle, Dora compresa”. ”Non è un evento come quello del 2000 – ha concluso – e sono state attivate tutte le procedure di monitoraggio dei punti più sensibili”.

(Foto LaPresse)