Meryl Streep cuoca felice in “Julie & Julia” al Festival di Roma: “Ho 60 anni e amo il cibo e il sesso”

Pubblicato il 22 Ottobre 2009 - 17:30| Aggiornato il 5 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

«Ho sessant’anni» dice a un certo punto Meryl Streep in perfetto italiano e poi, più avanti, parlando del segreto della felicità,«basta avere l’amore, il sesso e il cibo e un tetto sopra la nostra testa». Queste solo alcune delle verità di Meryl Streep a Roma in una conferenza stampa strapiena in cui l’attrice ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, che è davvero perfetta anche in quanto a spirito e ironia.

L’attrice, al Festival di Roma per presentare la commedia-culinaria fuori concorso “Julie & Julia” di Nora Ephron e per ricevere anche il Marco Aurelio d’oro alla carriera, parla poco del film che la vede nei panni di una legnosa e impacciata cuoca dalla voce altisonante, ovvero in quelli di Julia Child autrice negli anni Cinquanta di un libro di ricette francesi considerato ancora un bestseller negli States essendo arrivato alla sua 49esima edizione .

Nel film, che sarà nelle sale italiane da venerdì 23 ottobre in 200 copie, c’è anche Julie Powel (Amy Adams), una trentenne che nel 2002 si mette sulla strada della famosa cuoca e apre un blog per rifare le sue 524 ricette nell’arco di un anno. «Il personaggio di Julia – dice a un certo punto l’attrice – è un po’ un omaggio a mia madre che era della stessa generazione della Child. Aveva anche mia madre quella grande voglia di vivere che quando entrava in una stanza la illuminava».

È d’accordo con il Papa quando dice che non si deve aver paura e scherzando dichiara: «Proprio come il mio personaggio che non deve temere di disossare l’anatra». L’attrice che ha avuto quindici nomination all’Oscar e ne ha vinti due con “Kramer contro kramer” e “La scelta di Sophie” non pensa che “Julie & Julia” non abbia il diritto di correre per il prestigioso premio in quanto commedia: «Non mi sembra solo una commedia, nel film ci sono molti altri aspetti. Comunque dei premi devo dire in assoluto non mi interessa molto».

Comunque Meryl Streep sembra preoccupata per le sue due figlie attrici (Mamie e Grace Gummer). «Io sono stata fortunata, perché la mia carriera è stata diversa da molte altre. Non mi sono mai dovuta concentrare sulla bellezza, ho sempre pensato che un’attrice dovesse plasmare un suo personaggio. Capisco ora – ha detto l’attrice – l’ansia e l’attenzione costante che le giovani attrici devono avere per la bellezza. Devono essere magre, bellissime, e mi preoccupo per le mie figlie, che devono sottostare a questo».

Non è vero poi che Sophia Loren la odierebbe perché le avrebbe strappato il ruolo di protagonista nel film di Clint Eastwood, “I ponti di Madison County”. «A me non risulta – dice l’attrice -, l’ho appena incontrata e mi ha abbracciata, una cosa che mi ha riempito di gioia. Ammiro tantissimo la Loren e devo dire – ha precisato, ammiccando – che ha colpito anche molto mio marito». Una battuta, infine, anche su Roman Polanski: «Posso solo dire che mi dispiace sia ancora in carcere». Tra le cose che amerebbe fare anche un film con Martin Scorsese «se mai – dice scherzando – lui si deciderà a mettere al centro del suo lavoro una donna, ma non so se avrò tempo abbastanza per aspettare che accada».