Milano, militare minaccia con coltello ex fidanzata e la violenta: arrestato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Giugno 2015 - 11:12 OLTRE 6 MESI FA
Milano, militare minaccia con coltello ex fidanzata e la violenta: arrestato

Milano, militare minaccia con coltello ex fidanzata e la violenta: arrestato

MILANO – Prima l’ha minacciata puntandole un coltello alla gola e poi l’ha violentata. Un militare è stato arrestato dopo che la sua ex fidanzata ha trovato il coraggio di denunciare lo stupro e le minacce al “Soccorso violenza sessuale” della clinica Mangiagalli di Milano.

Gianni Santucci sul Corriere della Sera scrive che l’ex fidanzato ha atteso la donna fuori dal suo palazzo, poi con la forza l’ha spinta nelle scale e l’ha condotta fino al suo appartamento. Proprio nelle scale un vicino di casa della donna ha notato la scena e chiesto se c’era bisogno di aiuto:

“È ferma sul pianerottolo, sembra spaventata; con lei c’è un ragazzo che la strattona. L’uomo che sale le scale e per caso assiste alla scena chiede se ci sia bisogno di aiuto, ma la donna risponde di no. Poi la coppia entra nell’appartamento”.

La donna aveva lasciato il giovane militare proprio per i suoi comportamenti speso aggressivi e offensivi, ma il militare è tornato a farle visita:

“l’ha aspettata, quando l’ha vista uscire s’è avvicinato e l’ha spinta a rientrare nell’appartamento (è stato il momento in cui l’inquilino si è accorto della coppia). Una volta dentro, il ragazzo, piuttosto giovane, militare dell’esercito (con un grado basso e in servizio fuori dalla Lombardia), ha costretto la sua ex fidanzata a sedersi, poi le ha puntato un coltello alla gola, chiedendole come volesse morire; la ragazza si è sentita male e allora lui ha provato a giustificarsi, dicendo che stava solo scherzando, poi però l’ha violentata. Alla fine ha provato a far finta di niente ma la ragazza, trovando la forza di reagire, lo ha aggredito e lui si è allontanato”.

La Procura di Milano, scrive Santucci, ha indagato sul caso e disposto l’arresto per l’uomo dopo aver ascoltato alcuni testimoni:

“Tutti i racconti coincidevano e confermavano la denuncia. C’era la necessità di raccogliere tutti gli elementi e le prove in tempi stretti e gli uomini della Polizia locale hanno lavorato in continuo coordinamento con i carabinieri del Nucleo informativo di Aosta. L’analisi dei tabulati telefonici ha confermato che, il giorno della violenza, il giovane militare era a Milano e il suo cellulare ha agganciato la cella della stessa zona in cui vive la sua ex fidanzata. Il giudice Giuseppe Gennari, nel motivare l’ordine di arresto per il soldato, ha descritto una «personalità estremamente violenta, aggressiva e incapace di autocontrollo», potenzialmente capace di aggredire ancora la ragazza”.