In mutande: alla Stazione Termini o a Taranto ritegno zero

di Mario Tafuri
Pubblicato il 18 Agosto 2015 - 12:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La turista in mutande, davanti a una edicola di giornali della Stazione Termini di Roma si può eleggere a simbolo del degrado del gusto e del costume in Italia, nonché della mancanza di riguardo da parte dei turisti nei confronti del Paese che li ospita, l’Italia.

La polemica è ormai nazionale, un po’ da tutte le città emergono su internet segnalazioni di autentico vilipendio del buon gusto nazionale.

Non succede solo in Italia che la gente si indigna per comportamenti pubblici stravaganti e offensivi.

Ma il gran caldo estivo ha trasformato l’Italia nella succursale di una riserva nudista, anche per l’indifferenza della gente e la rassegnazione delle Forze dell’Ordine, travolte da problemi ben più gravi di una racchia in mutande (sono lontani anni luce i tempi in cui i carabinieri portavano in tribunale avvenenti turiste francesi che prendevano il sole in topless su una spiaggia della Riviera).

Questa foto della turista in mutande che compra giornali, postata su Facebook, risale ai giorni di Ferragosto 2015. Non risulta nemmeno di gradevole vista, perché il soggetto non è una bella e giovane donna. Fa il paio con quella, sempre di Ferragosto, di un signore di Taranto sorpreso in bicicletta da un acquazzone. Ha pensato bene di salvare i vestiti dalla pioggia spogliandosi quasi nudo e arrotolandoli stretti nel cestino posteriore della bici. Poi così, in mutande, si è avviato a piedi, spingendo la bicicletta, verso la sua meta. FOTO DA FACEBOOK.