Norvegia, calciatore dice gay ad avversario: espulso e squalificato due giornate

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Foto da video

ROMA – Norvegia, calciatore dice gay ad avversario: espulso e squalificato due giornate. Ne parla La Gazzetta dello Sport. 

A Simen Juklerod l’insulto è partito d’istinto: caduto in area e accusato di aver simulato, il centrocampista del Baerum, seconda divisione norvegese, ha reagito dando del gay all’avversario. Risultato? Cartellino rosso e due giornate di squalifica.
L’episodio risale a domenica: il risultato è sul 2-2 quando il giocatore del Baerum, per sua stessa ammissione, perde la testa durante l’incontro con il Sandnes Ulf: “C’è stato un secondo in cui non pensavo a quello che dicevo e sì, ho detto quella parola (gay, n.d.r.). Chiaramente è stato uno sbaglio, ma non penso che meritassi l’espulsione”. Ma in Norvegia funziona così: qualsiasi “espressione offensiva” nei confronti di un avversario viene sanzionata con il cartellino rosso.

“Un paio d’anni fa accadde qualcosa di simile e l’insulto fu punito con un giallo – ha spiegato il capo degli arbitri Terje Hauge – Abbiamo detto agli arbitri che quando sentono chiaramente e non hanno dubbi devono mostrare il rosso”. E così ha fatto Anders Gjemhus. Poi il giudice sportivo ha inflitto anche due giornate di stop: così Juklerod, che ha anche in qualche modo favorito la sconfitta della sua squadra, avrà modo di riflettere meglio sulle sue parole.

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