ROMA – Fuori programma davanti al Campidoglio a cura di Gabriele Paolini, il celebre “disturbatore televisivo” finito in galera per delle accuse di pedofilia. Tra i contestatori e gli ammiratori del sindaco dimissionario Ignazio Marino, c’è anche lui accompagnato dalla pornostar Serena Rinaldi che manifesta la sua contentezza per le dimissioni del sindaco di Roma e annuncia: “Mi candido io a sindaco”.
Il sexy blitz della Rinaldi sembra nato più per motivi promozionali che altro. Ad un certo punto, nel video che segue si sente Paolini pronunciare ad alta voce il nome di un agente che molto probabilmente lavora nel mondo del porno. La Rinaldi non è nuova ad apparizioni “hot” simili. La ragazza, nella piazza che ospita la sede del comune di Roma è vestita solo con il reggiseno e un paio di pantaloni,. In mano un cartello con scritto: “Finalmente Marino a casa”.
Lo scorso luglio, a Paolini sono stati revocati gli arresti domiciliari. Rinviato a giudizio per induzione alla prostituzione minorile, produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale, Paolini era accusato di avere pagato per fare sesso con cinque ragazzi minorenni. Come ha spiegato però il suo avvocato Lorenzo La Marca
“il testimone Daniel ha smentito la tesi accusatoria e confermato l’esistenza di una relazione affettuosa-amorosa con Gabriele. Il pm Claudia Terracina, allora, ha rilevato venute meno le esigenze cautelari e chiesto lei stessa la revoca della misura custodiale degli arresti domiciliari. Il collegio giudicante ha affidato Paolini all’obbligo di firma due volte la settimana, pur rilevando venute meno le esigenze custodiali”.
Paolini è così potuto tornare in libertà ed ha spiegato:
“Visto che il pm mi sta dando questa possibilità di reintegrazione sociale, ho la possibilità di dimostrare a me stesso la volontà di non tornare ad essere il Paolini ossessivo e invasivo del passato”.
La promessa è stata chiara:
“I giornalisti tv si scorderanno di me. Mi dedicherò al cinema e alla biografia che è pronta”.
Ed anche ad aiutare pornostar emergenti a “sfondare” nel cinema a luci rosse.