Porno in crisi, ecco cosa sono costrette a fare le pornostar

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Maggio 2016 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA
Porno in crisi, ecco cosa sono costrette a fare le pornostar

Porno in crisi, ecco cosa sono costrette a fare le pornostar

ROMA – Internet ha portato il mondo del porno vicino al collasso. Infatti, per colpa dei siti web (illegali) che danno la possibilità di vedere scene e film a luci rosse gratis, sono diminuiti gradualmente i salari di attori e attrici del settore.

Secondo un rapporto del sito CNBC, elaborato con i dati raccolti durante l’ultima Expo del porno a Las Vegas nel gennaio 2016 infatti, il mondo della pornografia statunitense, quello, per intenderci, più popolare e diffuso ufficialmente al mondo, sta vivendo un momento piuttosto difficile. Tanto che molte pornostar Usa arrotondano con la promozione di prodotti commerciali, scatti pirata su Snapshot, o anche servizi da escort.

Sono pochissime oggi, a differenza di quanto capitava negli anni antecedenti il boom della rete, le attrici che fatturano 100mila dollari l’anno, mentre la media si aggira sui 45mila dollari. Una pornostar di medio livello infatti, viene pagata tra gli 800 e 1.000 dollari per le tradizionali scene di sesso uomo/donna. Grandi nomi di attrici invece, possono arrivare anche sui 2000 dollari a film, mentre chi si è guadagnata una “cattiva reputazione” può scendere ad una sorta di minimo salariale di 300 dollari.

Le acrobazie “più estreme” vanno dai 1200 dollari per il richiestissimo “anal” semplice ai 2.500 dollari di un “double anal”. E se le attrici non sorridono, per i pornoattori le cose vanno anche peggio: 500-600 dollari a film, con le poche riconosciute star che arrivano a malapena a 1000, e anche 1500 se si finisce su un set di porno gay. A queste cifre lorde vanno poi tolte le percentuali trattenute dagli agenti, fra il 10% ed il 15%, e altre spese tassative come gli esami sanitari per l’HIV e le altre malattie sessualmente trasmissibili. Durissima è anche la vita delle maestranze sui set porno, sempre che non si lavori a bassissimo budget modello “gonzo” movie. Basti pensare, ad esempio, che il direttore della fotografia non va oltre i 500-700 dollari a film, i tecnici del suono 300 dollari e gli assistenti di produzione tra i 100 e i 200.

A ciò si aggiunge il sempre più rapido tempo di erosione delle star del porno che, grazie alla visione usa e getta online nel suo immediato ripetersi anche quotidiano di fruizione, ne accorcia irrimediabilmente la vita professionale. I dati parlano di una media di popolarità “alta” all’incirca di 18 mesi, per alcune ragazze magari sprovviste di buoni agenti la presenza media ad alto livello è addirittura di soli 12 mesi.